Valutazioni professionali: generazioni a confronto
La ricerca di una nuova occupazione spesso è finalizzata a trovare un ambiente che possa essere quello dei nostri sogni. Il ripensare alla propria situazione, derivata in parte dalla pandemia, ci spinge a riflettere nel dettaglio su quegli elementi che più di altri caratterizzano il nostro ambiente ideale.
Questa necessità varia in base al nostro background di riferimento, il quale canalizza la nostra attenzione su alcuni elementi rispetto ad altri, e al vissuto personale di ognuno il quale influenza le aspirazioni sul lungo termine.
Il mondo del lavoro è popolato da persone diverse e, per questo motivo, ci torna utile differenziare gli elementi che agiscono attivamente e che possano aiutarci nella comprensione di certe dinamiche.
Innanzitutto, occorre distinguere le diverse generazioni all’interno del mondo del lavoro, le quali differiscono per idee e valori.
- Boomer – persone nate tra il 1946 e il 1964. Si tratta del periodo del dopoguerra, il quale è caratterizzato da una grande crescita economica e demografica. Essi si distinguono per ideali forti e un bagaglio di conoscenze ampio
- Generazione X – persone nate tra il 1965 e il 1980. Sono cresciuti all’ombra dei boomer ed è una generazione che ha vissuto forti tensioni politiche e sociali e grande austerità
- Generazione Y (o millennials) – persone nate tra il 1981 e il 1996. Sono le prime generazioni a muoversi agilmente in mezzo a nuove tecnologie, media e comunicazione. Hanno vissuto la crisi economica tra il 2007 e il 2013, subendone direttamente le conseguenze
- Generazione Z (o zoomers) – nati tra il 1997 e il 2010. Sono la generazione dei nativi digitali, si avvalgono del web e di internet quotidianamente e la sfera digital è fortemente presente nella loro vita
A seconda della generazione, che si porta dietro di sé vissuti e desideri diversi, ci saranno temi ai quali ogni persona dà maggiore o minore attenzione.
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Secondo l’Employer Brand Research 2022 di Randstad, ogni generazione porta con sé vissuti e aspettative diverse che influiscono in modo significativo sulla ricerca di lavoro. In particolare:
I boomer, generazione che piano piano si sta allontanando dal mondo del lavoro, rappresentano una delle generazioni più esigenti. Essi rappresentano persone, che per via del contesto passato hanno avuto accesso a diversi privilegi, e che cercano principalmente Work Life Balance, sicurezza del lavoro, solidità finanziaria.
La generazione X seppur difficile da categorizzare, ha le idee molto chiare per quanto riguarda la dimensione lavorativa. Gli appartenenti alla generazione X sono persone che hanno vissuto forti tensioni sociali e politiche (es. Anni di piombo) e hanno assistito ai primi cambiamenti nel mondo del lavoro, i quali hanno portato ad una maggiore flessibilità e in alcuni casi precarietà. Tra i temi maggiormente emersi possiamo ritrovare ancora una volta l’equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, in aggiunta alla vicinanza al posto di lavoro.
I millennials nutrono l’esigenza di raggiungere l’indipendenza economica e affermare il proprio talento. Ciò diventa possibile se inseriti all’interno di un contesto stimolante e positivo che possa creare un benessere personale e ascolto tra le persone. Il luogo di lavoro per i millennials devono rispecchiare i valori in cui credono, giustizia, meritocrazia e relazioni umane. Le dimensioni del contesto organizzativo devono essere medio-grandi che possa assicurare formazione continua e possibilità di crescita. Per questa generazione, un ambiente ideale è caratterizzato da flessibilità, alto grado di coinvolgimento e identificazioni con i valori aziendali.
Per la generazione Z diventa importante avere un’atmosfera favorevole alla quale si aggiunge la visibilità dei percorsi di carriera e tematiche di Diversity & Inclusion. Essendo ancora giovanissimi non sono fortemente presenti nel mondo del lavoro e numericamente sono meno rispetto ai boomer e generazione X, per via del calo demografico in corso. Per questo motivo, sono ancora pochi gli elementi su cui poter riflettere ma diventerà sempre più importante iniziare a ragionarci al fine di agire consapevolmente e di configurare un ambiente adeguato agli attori coinvolti.
Come abbiamo visto, ci sono leve diverse che influiscono sulle decisioni professionali e ognuna si differenzia a seconda del contesto di provenienza e appartenenza di ognuno.
Lontano da una pretesa di esaustività, l’obiettivo in questa sede è quello di evidenziare spunti importanti di riflessione che possono aiutare a configurare un ambiente di lavoro in linea con la generazione che dovrà abitarlo. Ma non solo, questi sono elementi che tornano utili per riuscire a leggere le necessità e desideri di tutte quelle persone che già si trovano nel mondo del lavoro e capire quali elementi possano guidare le loro decisioni che, in un modo o nell’altro, incideranno sul futuro e sui risultati dell’organizzazione.
Tra una generazione e l’altra, ci sono delle zone grigie dove trovare una corrispondenza univoca sarà difficile, per questo motivo, diventa importante iniziare a ragionare su queste tematiche e interrogarsi su quali drivers possano prendere parte attiva nelle valutazioni professionali.
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Bibliografia consigliata:
- Senza età. Come generazioni diverse coesistono e insieme creano valore
- Active ageing in azienda. Trasformare i lavoratori senior da problema a opportunità
- Managing by generation. Come adattare lo stile di leadership e favorire l’integrazione
- Millennials e oltre! Nuove generazioni e paradigmi manageriali
- Future-ready HR. La sfida della diversità generazionale in azienda
- Millennials Effect: HR & Nuove Generazioni
- Diversità e inclusione – Dieci dialoghi con Diversity manager
- La diversità di età nei contesti di lavoro – Sfide organizzative e implicazioni per il people management
- Generazione Z e lavoro. Vademecum per le imprese e i giovani
- Leading millenials. Conoscere le nuove generazioni per costruire collaborazioni di successo in azienda
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