Training di public speaking
Allenarsi a parlare bene si può
di Matteo Mantuano
Una delle paure che mette a disagio l’uomo è quella di “parlare in pubblico”, tecnicamente parlando la cosiddetta “glossofobia”, termine di origine greca che significa letteralmente “risucchiamento della voce”. E’ come se la lingua al momento in cui si presenta davanti ad un pubblico, paragonato come un mostro gelatinoso, perdesse tutta la sua consistenza e soprattutto l’individuo comincia ad essere sommerso da alcuni mostri fatti da: ansia, attacco di panico, stress, nervosismo, volontà di ritirarsi dalla missione da compiere e cammelli che ruminano senza sosta all’interno della sua mente. Si stima che l’8-15 % della popolazione tema di parlare in pubblico, tanto che dal recente sondaggio attuato in Inghilterra, essa è ritenuta una delle paure primarie, ed è causata da alcuni fattori, quali:
- bassa autostima: sin da piccoli siamo stati poco abituati a parlare davanti ad un pubblico e temiamo il giudizio. Oppure quando tale occasione ci è stata offerta, è capitato che qualcun* si sia preso gioco di noi;
- ansia e scarso impegno: il pubblico, che sia in presenza oppure a distanza, è probabile che si tema di fare delle pessime figure, tanto da allenarsi meno ad entrare in contatto con esso;
- pensieri negativi: non sono capace, all’altezza, mi sento un* fallit*, derivanti dal primo fattore o da un’esperienza negativa, la quale recepita come una sconfitta, piuttosto che un’area di miglioramento
- poca attitudine all’allenamento: invasi dalla tecnologia e minore tendenza all’arte pratica (come scrivere un diario oppure esercitarci dinanzi ad uno specchio articolando le parole, pause, ascoltandoci). Si teme il giudizio degli altri e soprattutto si apprende tutto in maniera psittacica, ovvero “a pappagallo”, lasciando meno spazio all’imprevisto?
E se esistesse un trucco, una formula per eliminare questi mostri? Di certo tra i corsi fondamentali per eliminare la paura di parlare in pubblico è consigliato frequentare: uno di dizione per imparare a parlare fluidamente in lingua italiana, eliminando ogni cadenza dialettale; un altro di lettura espressiva volto ad apprendere l’articolazione e modulazione delle parole, un ultimo di tipo teatrale mirato a crescere sia nel gruppo che come singolo, affrontando un pubblico piccolo o grande, e soprattutto eliminando le paure e fobie, derivanti talvolta da condizioni limitanti. Oltre a questo si può effettuare un allenamento intenso per imparare a sconfiggere questo agognato mostro:
- esercizi di visualizzazione (suoni della natura, asmr): queste tecniche servono a sapersi rilassare eliminando: lo stress, tensioni, pensieri negativi del parlare in pubblico. Prima di affrontare qualsiasi pubblico è consigliabile mettersi delle cuffiette nelle orecchie per 5-10 minuti ed inspirare ed espirare 3 volte, concentrandosi sull’aria che entra ed esce dal naso e sui suoni naturali che placano ogni fonte stressogena;
- ripetizione di mantra: sono delle parole positive unite all’ascolto per 5-10 minuti di suoni naturali, servono a concentrarsi sull’aspetto positivo, allontanando: le convinzioni limitanti, la paura del fallimento, i giudizi propri ed altrui. Tra questi “Mi amo e mi accetto per quello che sono”; “Io sono una persona calma e rilassata”, “Accetto le sconfitte come maestri”, “Io sono qui per imparare e sbagliare”, “Al di là di tutto io oggi darò del mio meglio”;
- riscaldamento della voce, termine che può indurre ad un atteggiamento negativo, costruito o artificioso. Ma è assolutamente il contrario. Vuol dire dare il giusto valore alla bellezza e conoscenza della nostra voce, strumento straordinario che la natura ci ha donato per permettere all’essere umano di essere compreso, di comunicare le proprie emozioni, negative o positive che siano, di leggere in modo corretto e stabilire rapporti interpersonali brillanti, ma soprattutto regalandoci una maggiore autostima. La voce è uno strumento musicale che noi dobbiamo imparare a conoscere e suonare bene.
Per imparare a parlare in pubblico è fondamentale imparare a riscaldare la voce, evitando così di ingerire acqua come cammelli. Tra questi si consigliano:
- esercizio di hamming: usato in accademie jazz, consiste nell’appoggiare la lingua sopra l’arcata superiore della bocca, chiudere la bocca ed inspirare ed espirare dal naso tenendo chiusa la bocca per 5 volte. Poi spostare la lingua sotto sotto l’arcata inferiore, chiudere la bocca ed inspirare ed espirare con il naso. Questo esercizio è volto a riscaldare la lingua, e soprattutto funzionale all’articolazione e modulazione della voce;
- riscaldamento del diaframma, muscolo fondamentale della respirazione, che se allenato bene permette di evitare la perdita della voce. E’ consigliato sdraiarsi per terra su un materassino, con la pancia rivolta su, oppure seduti ed inspirare dal naso trattenendo l’aria per 5 secondi ed espirando fino a 10. E’ consigliato ripetere l’esercizio 5 volte. Quando si inspira l’addome si contrae, quando si espira l’addome si allarga;
- esercizio dello specchio: stando seduti con la schiena appoggiata sullo schienale, e le gambe leggermente divaricate, ad una distanza di 15-20 centimetri alzare un braccio e chiudere la mano a conca. Inspirare dal naso per 5 secondi ed espirare in direzione della mano come se fosse un vento. Se il respiro è monodirezionale sulla mano, allora è stato eseguito correttamente; invece se il fiato si disperde su tutta la mano, è normale all’inizio dell’allenamento, successivamente è consigliato allenarsi frequentemente per avere il risultato sperato;
- modulazione ed articolazione vocale: Uno dei segreti per avere successo in pubblico è saper scandire adeguatamente le parole con: La giusta intonazione, il ritmo, le pause, il volume, nonché farsi comprendere adeguatamente dai propri interlocutori. Per attuare questo esercizio ci si può avvalere(modulazione della voce) di una matita. Inserire una matita tra i denti al centro della bocca, con l’estremità della punta all’esterno. Imparare a presentarsi davanti ad uno specchio o monitor(nel primo caso se dovessimo affrontare un pubblico in presenza; nell’altro uno virtuale) tenendo tra i denti la matita. Poi nel caso dell’articolazione, usare un pennarello spesso o penna, inserendola tra i denti con il tappo all’esterno, e ripetere il discorso senza l’ausilio del supporto scritto.
- esercizio del supereroe: come si può vedere in Grey’s Anatomy nella 14 esima serie, (https://www.youtube.com/watch?v=YpztnTIFwvA) i medici sono dei supereroi, sia perché credono nel loro operato, oltre al fatto che per farlo c’è una preparazione psico fisica, come abbiamo elencato nei punti precedenti. Questo esercizio si esegue in piedi: le gambe sono leggermente divaricate, la schiena e le spalle sono ampie, le braccia vicino i fianchi, oppure indietro come un supereroe, e consiste nell’inspirare ed espirare per 3 volte, e successivamente per le 3 volte ripetere il mantra “Io sono un supereroe”. Esso è funzionale a cocentrarsi sul discorso, e su sé stessi, oltre che sul pubblico, preparandosi ad ogni evenienza, e temendo meno il proprio ed altrui giudizio. Non a caso, al di là del risultato, si può diventare supereroi basta crederci!
Non di certo da un giorno ad un altro si può avere la bacchetta magica o la sfera di cristallo per imparare a parlare in pubblico: con un giusto allenamento, come quello giornaliero si può essere degli eroi da pubblico, l’importante è avere:
- una divisa fatta da: pazienza, volontà e costante miglioramento
- scarpe di fiducia in sé stessi: gli errori ci servono per imparare a sbagliare
- un asciugamano di costante allenamento.
Riferimenti
- Carnegie D.(2013) Come parlare in pubblico e convincere gli altri. Bompiani, Torino.
- Carnegie D. (2018) Come trattare gli altri e farseli amici. Bompiani, Torino.
- D’Angelo A.(2021). Appunti del corso “Impostazione della voce e respirazione diaframmatica”. Ciak Sipario, San Severo.
- De Mello A(2019) Messaggio per un’aquila che si credeva pollo. Pickwick, Einaudi, Torino.
- Poggiolini R.(2021). Tecniche di Public Speaking. Ikos Age Form, Bari.
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