LO “STILE CAVOLAIA”: SOCIAL PERSONAL BRANDING PER PREDATORI DI OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO

ADV

 

Social Personal Branding per predatori di opportunità di sviluppo

Lo “Stile Cavolaia”.

di Maria Valentina Uva

La cavolaia, detta anche rapaiola, è un specie di farfalla appartenente alla famiglia delle pieridi. Essa prende il nome dal cavolo e della rapa: piante che ama divorare poco a poco assieme al ravanello, al broccolo, alla verza e alla rucola.
Al fine di prevalere su possibili predatori e dissuaderli dall’attaccare la pianta scelta per l’insediamento, la cavolaia si adagia su foglie giovani e verdi ed estende il più possibile le sue ampie ali bianche (circa 60 mm) con l’obiettivo di sembrare più grande e maestosa di loro per vincerli e scacciarli.

In un mercato del lavoro dove il curriculum non è più sufficiente, il personal branding è quel processo attraverso cui individuare le proprie potenzialità (conoscenze, motivazioni, competenze, inclinazioni, progetti futuri, risorse, traguardi, stile relazionale, carattere, interessi personali e professionali, ecc.) e apprendere ad utilizzare varie piattaforme per metterle in luce con lo scopo di attrarre stimolanti opportunità occupazionali, collaborazioni preziose o nuove opportunità di business.

ADV

In altre parole, fare personal branding significa lavorare alla creazione di un “biglietto da visita virtuale” che supporti il professionista nel propagandare quell’immagine di sé che più lo avvicini al raggiungimento dell’obiettivo personale o professionale prefissatosi in precedenza.

La costruzione di un brand (dall’inglese “marca”) ci permette di distinguerci, tuttavia, può passare per l’utilizzo di una miriade di social (Facebook, Instagram, LinkedIn, Pinterest, YouTube, ecc..) e strumenti di comunicazione, è opportuno scegliere in base al proprio scopo in modo da non disperdere l’attenzione e sprecare tempo che potrebbe essere meglio utilizzato.

In sintesi come piccole cavolaie che evidenziano la loro massima estensione ai nemici per prevalervi, ciascuno potrebbe servirsi del personal branding per “mostrarsi al massimo della propria “bellezza”, battere la concorrenza e aggiudicarsi l’impiego tanto agognato.

Questo articolo è offerto da:

Maria Valentina Uva
Amministrazione del personale
Maria Valentina Uva è Junior HR & Payroll Administration Specialist a DXC Technology, sede di Breslavia (Polonia), dove si occupa di supportare i professionisti HR italiani di una multinazionale del settore Food & Beverage. Laureatasi in Servizio Sociale con una tesi di stampo internazionale in "Psicologia del lavoro e delle organizzazioni", ha da poco conseguito un master in Risorse Umane con approccio da HR Generalist.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *