Essere capi con il «nuovo» management by objectives (MBO). Come non usare un cacciavite per piantare un chiodo

 

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Essere capi con il «nuovo» management by objectives (MBO)

Come non usare un cacciavite per piantare un chiodo

di Carlo Filippini e Nicola Rizzo

Questo libro vuole essere un vero e proprio “pocket book” al quale il capo possa ricorrere velocemente per trovare indicazioni e informazioni chiare su quando e quali comportamenti efficaci agire nella gestione dei propri collaboratori.

Il libro non vuole soffermarsi sulle caratteristiche e le qualità del processo del MBO (Management By Objectives), attorno al quale molto si è già scritto, ma essere piuttosto un testo di azione per manager.

Nasce, infatti, dall’esperienza maturata dopo un numero elevato di seminari dedicati al tema della gestione delle Risorse Umane, durante i quali si sono generati altrettanti confronti su casi concreti ed esperienze tra docenti e partecipanti. Insomma, si tratta di un intreccio efficace tra la teoria del modello del MBO e il buon senso che ci dovrebbe accompagnare nella vita di tutti i giorni. Il tutto arricchito da interviste sul tema a Raoul Nacamulli, Pino Mercuri e Luca Villa.

La metafora della cassetta degli attrezzi esprime con efficacia le situazioni in cui si trovano i manager, che, grazie anche a questo volume, possono avere diversi strumenti a disposizione, ognuno dei quali con una sua forma precisa, che consenta di ottenere i risultati voluti.

Sono tutti strumenti efficaci, ma solo se vengono utilizzati nel momento e con la finalità per i quali sono stati costruiti.

Da qui la domanda, anche un po’ provocatoria, del sottotitolo: “Cosa succede se si utilizza un cacciavite per piantare un chiodo nel muro?”.

 

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