Il Safety Coach
di Crea™ Coaching & Formazione
Cosa fa il safety coach? Cosa vuol dire oggi essere un RSPP? O comunque un’altra figura all’interno della filiera “sicurezza”? Perchè la figura del safety coaching?
Come si sa non basta una legge, una norma, a far si che una cosa divenga un valore condiviso.
La percezione sociale è il reale termometro di quanto una normativa recepisca un valore etico e morale condiviso.
Milano non è diversa da Bologna, da Udine o da Verona. Ovunque andiamo sentiamo le stesse parole, lo stesso atteggiamento che ben conosce chi lavora nel settore.
Un esempio esplicativo per tutti.
La normativa contro la pirateria a tutela dei diritti d’autore, ovvero il download o la copia illegittima di film ecc. ecc. La legge c’è. Ma se c’è qualcuno che ha scaricato o si è fatto passare da un amico, un film o una canzone coperta da diritti d’autore e si sente un criminale, alzi la mano.
Come facciamo a far si che il fattore sicurezza divenga un valore condiviso e quindi un comportamento, un abito mentale, un’abitudine sana?
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COME CREARE SICUREZZA
Quella della sicurezza deve diventare un’ottica di sistema, vissuta e percepita, in primis da chi ne è responsabile, come una vera e propria “filiera produttiva”, il cui bene prodotto è per l’appunto la sicurezza in azienda e, per l’appunto, un bene, un valore.
Se la sicurezza non è percepita come fattore primario, la responsabilità (non parliamo degli articoli dal 15 al 20 del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 811) morale deve essere coniugata con il “dovere”.
Non è un freddo comma che salva l’incolumità di un lavoratore.
E’ sentire sulla propria pelle che quel lavoratore è una persona, un microcosmo di vita, valori, affetti, sogni.
Chi è quell’uomo, cosa sogna, cosa fa, ha una famiglia, ha dei figli? Spesso non sappiamo nulla di chi lavora per anni vicino a noi.
E’ un dovere (morale) e responsabilità di qualcuno far tutto il possibile perchè questa persona torni a casa, la sera, dai suoi affetti, integro.
La figura chiave del safety coach, deve poter accedere a questa modalità sensitiva, affinché queste “tecniche” possano attecchire su un terreno fertile.
Quando questi prerequisiti esistono, lo “switch” è facile e tende a propagarsi, a macchia d’olio, come un “virus” positivo.
“Se vuoi ottenere risultati diversi, inizia a fare cose diverse”
( A. Einstein )
1D. lgs n. 81 del 9 aprile 2008