Foto di Gerd Altmann da Pixabay
La rivincita delle Soft Skills
Strategia per analizzare oggi il potenziale di domani
In azienda, in base alla strategia aziendale implementata, si analizzano i principali processi aziendali, le aree di business, le modalità operative, i valori, la cultura con l’obiettivo d’identificare le competenze che le risorse devono possedere per garantire all’azienda la realizzazione delle performance attese.
Il modello è composto da:
- conoscenze come titolo di studio, laurea, certificazioni;
- capacità (Hard Skills) quindi esperienze professionali;
- qualità (Soft Skills) ad esempio grado di leadership, team building, public speaking, creatività.
Principalmente ci soffermeremo sulle Hard e sulle Soft skills:
- le Hard sono cosa facciamo nello specifico;
- le Soft sono il come facciamo in termini più generali.
Partendo da questo presupposto, potremmo:
- fare un’analisi sul come eravamo: circa il 90% delle aziende richiedevano principalmente hard skills, e dunque esperienze consolidate nel tempo, basate sul problem solving, orientamento al cliente e controllo qualità;
- ad oggi potremmo fare il punto facendo semplicemente un esempio: siamo un’azienda di telefonia e sappiamo che tra 1 anno avverrà un’evoluzione tecnologica che porterà un rilevante change management. Per non farsi trovare impreparati, sarà opportuno assumere talenti per la gestione di questa trasformazione tecnologica. Perfetto, la cosa fila. Ma in qualità di recruiter o meglio ancora come CEO aziendale, come faccio a sapere quali saranno le hard skills necessarie per la corretta gestione della trasformazione?
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Il punto è che non lo so! Se non conosco dove andrò, l’unico modo è trovare persone con le soft skills, orientate alla gestione di un nuovo problema. Sarà sicuramente necessario trovare talenti con qualità chiave in linea con la cultura e la tipologia di management, ovviamente sempre tenendo in considerazione le loro conoscenze di base.
Tuttavia dovranno anche sapersi adattare con spirito d’iniziativa, accountability, creatività e responsabilità nei risultati.
Una volta trovati i talenti con queste soft skills, sarà l’azienda e la stessa risorsa, che in modo sinergico, creeranno le basi per sviluppare a pieno le specifiche hard skills, che saranno poi implementate nel nuovo mondo tecnologico.
Un’azienda settata con questo mindset, coltiva i suoi talenti dall’interno coinvolgendoli nei cambiamenti dell’azienda stessa attraverso formazione e aggiornamento; predilige le soft skills alle hard skills poiché queste ultime non riescono a stare al passo della digital trasformation.
Con ciò, ovviamente, non vogliamo dire che le Hard Skills siano fini a sé stesse, tutt’altro dovrebbero correre in parallelo alle Soft Skills, soprattutto quando si parla di giovani talenti pronti ad entrare nel mondo del lavoro.
E’ questo il modo attraverso il quale un’azienda, soprattutto in un momento di change management si innova e coltiva i suoi talenti per obiettivi a lungo termine, permettendo inoltre alle nuove risorse di entrare a far parte del mondo anche senza una consolidata esperienza professionale.
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