Risorse Umane: Tutori dell’Ordine? Meglio Gestori del Disordine
Una delle interpretazioni che ancora oggi caratterizza la Funzione HR è quella di ” tutore ” dell’ordine all’interno dell’azienda. Come se le altre funzioni fossero legittimante a fare ” disordine ” e la Funzione HR fosse un vigile che deve districare il traffico…
Ormai tale visione è del tutto obsoleta (a mio avviso lo era dall’inizio!)
Le aziende sono sempre più meccanismi che funzionano efficacemente con poche regole del gioco e con tanta libertà di azione per le proprie risorse.
Le strutture che provano a reggersi su procedure rigide e formali sono ormai spazzate dal mercato e sono sempre meno appetibili per i giovani (resta come unica fonte di attrazione il caso in cui riescono a garantire retribuzioni più alte della media e “posti” più sicuri).
In questo scenario la sfida della Funzione HR non è quella di essere un arbitro che estrae il cartellino giallo o rosso; ma di assecondare un certo “disordine” creativo, immettendo di volta in volte correttivi, identificando le giuste soluzioni per assecondare il circolo virtuoso della corretta creatività (che non deve diventare anarchia fine a se stessa), e di promuovere e valorizzare le azioni che supportano la modernizzazione della visione aziendale.
Il primo passo da compiere?
Rivedere il profilo ideale di chi lavora nella Funzione HR: meno spazio a risorse eccessivamente pignole, formali e meticolose; largo a informalità, creatività, velocità di pensiero e capacità di leggere i contesti in maniera rapida e immediata.