La ricerca e selezione nell’era digitale

ADV

 

 

La ricerca e selezione nell’era digitale con A.I.

di Davide Maggio

Le attività di ricerca di selezione del personale rappresentano uno dei momenti più complessi della vita di un’azienda. Non solo per la loro importanza, ma anche per la quantità di energie e di tempo che il responsabile delle risorse umane impiega ad individuare il candidato perfetto per le proprie esigenze.

Il processo prende il via nel momento in cui una società ha la necessità di assumere nuovi dipendenti con lo specifico obiettivo di aumentare il numero dei componenti del proprio staff. O per sostituire parte dei dipendenti preesistenti che, di lì a breve, abbandoneranno le proprie mansioni (in via temporanea oppure definitiva).

Come è ben possibile immaginare, sono diverse le situazioni e i contesti che possono rendere necessaria la ricerca di nuovo personale. Dalle dimissioni alla maternità, dalle ferie all’aumento della mole di lavoro le variabili sono numerose.

E’ così che, una volta individuata la necessità di assumere nuove risorse, il selezionatore si mette all’opera per individuare i profili più adatti da inserire nello staff aziendale. Ma, a differenza di quanto si potrebbe pensare in un primo momento, le attività di ricerca e selezione del personale, nella maggior parte dei casi, non risultano di facile gestione. Soprattutto nella pratica.

Prima di individuare i profili più adatti, infatti, è necessario cercare di creare un’esperienza che sia quanto più positiva possibile per chi invia il proprio curriculum in azienda.

Procedure troppo lunghe o complesse potrebbero far desistere dalla candidatura i profili più idonei. Ma non solo. L’attività di individuazione delle risorse deve essere svolta in modo tale da aumentare le possibilità di assumere il professionista ideale al primo tentativo. Ma come fare?

In questi casi può essere molto d’aiuto l’utilizzo di una strumentazione specifica, come l’intelligenza artificiale.  Vi illustro quanto possa essere efficace e utile utilizzare questo tipo di strumenti.

ADV

L’intelligenza artificiale per la selezione del personale

Rispetto a qualche anno fa viene utilizzata l’AI al fine di agevolare le attività di ricerca e selezione del personale. Attraverso questo sistema, infatti, il recruiter ha l’opportunità di investire il proprio tempo e di utilizzare le proprie competenze per assegnare il giusto valore ad ogni candidato.

Ma come viene impiegata l’intelligenza artificiale nelle varie fasi di selezione del personale?

Attraction

La fase di attraction rappresenta una delle fasi principali del processo di selezione del personale. Durante questa fase, viene riscontrata la necessità, da parte di un’azienda, di assumere nuove risorse e il selezionatore crea e pubblica un annuncio di lavoro.

Sempre in questa fase, dall’altra parte è presente un candidato che inizia a cercare gli annunci di lavoro più affini alle proprie competenze e ambizioni. E, una volta trovata l’offerta che ritiene più interessante, decide di inoltrare il proprio curriculum.

Durante questa fase, il selezionatore tende a visionare moltissime candidature. Mentre, dall’altra parte, il candidato si ritrova ad inviare il proprio CV o a compilare dei form di candidatura che, se dovessero risultare troppo lunghi o complessi, lo potrebbero portare ad abbandonare il processo.

L’AI in questo caso può venire in aiuto del selezionatore per l’individuazione del candidato ideale e per l’identificazione del modo migliore (o della job description) più adatta per attrarre i profili migliori, senza rischiare enormi perdite di tempo o di denaro.

Application

L’intelligenza artificiale è in grado di migliorare la fase di Attraction, che si identifica nel momento in cui vengono inviati i curriculum in azienda. Tale step viene svolto in modo da garantire, al potenziale assunto, una Candidate Experience positiva. Basti pensare, ad esempio, ai form di compilazione dei propri campi e dall’opportunità di procedere con la compilazione automatica dei campi.

Dall’altro lato, invece, il selezionatore ha l’opportunità di estrapolare le informazioni più interessanti nei CV che ha ricevuto, rendendo ancora più facile il processo di raccolta e conservazione dei dati nel proprio archivio.

A tal proposito è opportuno evidenziare che, al giorno d’oggi, è possibile utilizzare anche la Computer Vision, ossia una tecnica che consente di estrarre e digitalizzare i dati anche attraverso una foto o una scansione del cv. Queste operazioni vengono utilizzate per lo più in occasione di Career Day ed eventi di recruiting, al fine di archiviare i CV che vengono consegnati alle aziende in formato cartaceo.

Screening e assunzione

Dalla scrematura dei CV fino al momento in cui viene selezionato il candidato ad assumere, ogni recruiter si ritrova a fare i conti con due variabili non di poco conto. Ci stiamo riferendo, infatti, alla velocità e al tempo a disposizione per svolgere questa attività. Questi due fattori incidono in modo sostanziale nell’attività di selezione del personale. E, molto spesso, possono essere negativi ai fini dell’individuazione del candidato ideale.

Al responsabile delle risorse umane, infatti capita con una certa frequenza di trovarsi di fronte a curriculum che, apparentemente, potrebbero non essere conformi alla job description riportata nell’annuncio poiché troppo lunghi. In altri casi, invece, i CV necessitano di un’approfondita analisi per riuscire a reperire le informazioni necessarie.

In situazioni come queste, per velocizzare la prima fase di scrematura, il selezionatore è portato ad eliminare queste candidature. Tuttavia, archiviandole troppo in fretta, si corre il rischio di mettere da parte dei profili che possono essere interessanti anche per eventuali altre ricerche in corso.

Anche in questo caso, l’intelligenza artificiale può venire in aiuto in questa fase, attraverso l’utilizzo delle tecniche di CV Parsing. Grazie a questa tecnologia, infatti, vengono utilizzati appositi algoritmi semantici con cui è possibile estrapolare le informazioni più interessanti e archiviarle nel modo più adeguato.

Ma non solo. Tramite la ricerca semantica, infatti, è possibile recuperare i nominativi dei candidati con una ricerca effettuata per parole chiave specifiche o per sinonimi.

Onboarding dei dipendenti

L’utilizzo di intelligenza artificiale può essere determinante anche nella fase di onboarding, ossia nella fase successiva alla firma del contratto di lavoro, che prevede l’inserimento del candidato neo assunto all’interno dello staff aziendale.

Attraverso l’AI è possibile riuscire a effettuare un’analisi preventiva su come il nuovo dipendente si comporterà una volta inserito in azienda. Ma anche quale sarà il suo rendimento nel breve periodo.

Queste tecniche di Sentiment Analisys, infatti, vengono adottate per valutare il modus operandi dei candidati al di fuori del contesto di lavoro attraverso le loro interazioni sui social o il linguaggio del corpo adottato durante un video colloquio.

***

Questo articolo è offerto da:

Davide Maggio
HR Manager - Founder Jobify Recruiting
Sono un imprenditore digitale e da 10 anni mi occupo di gestione, organizzazione e sviluppo del personale. Sono un HR Manager certificato Aicq Sicev con una laurea in Psicologia e 3 master in HR Management. Sono Founder & CEO di Jobify Recruiting, agenzia per la ricerca di talenti - che utilizza strumenti di Intelligenza Artificiale ed HR Tech per umanizzare il processo di R&S.

altri articoli di questo autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *