Come la positività può influire sulla produttività aziendale
In ogni grande impresa, spesso, gli impiegati si trovano in situazioni in cui la moltitudine è un problema. Infatti, il rischio è quello di diventare un numero spersonalizzato e dedito alla routine d’ufficio. Per questo motivo, ultimamente, sempre più aziende optano per iniziative che giovano al benessere dei lavoratori.
di Denise Carulli
Il concetto di “impresa felice” è una filosofia che sta prendendo sempre più piede e che ottiene benefici di carattere generale, con risultati positivi sulla produttività. Un dipendente felice è colui che si sente parte attiva del brand che esporta, vivendo l’azienda come un ambiente stimolante di cui è parte integrante, ricco di impulsi positivi, che lo aiutano a star bene, pur essendo sottoposto a stress.
Oltre ad un ambiente confortevole e vivace, l’organizzazione di meeting, eventi e momenti di unione tra lavoratori, permettono di sviluppare coesione ed un ambiente di lavoro poco formale. Questa filosofia si rispecchia in tutto ciò che appartiene al vivere quotidiano in azienda a partire dall’attitudine dei singoli, fino ad arrivare alla condivisione di momenti di diversione che aiutano a vivere meglio l’impresa e sopportare lo stress che implica il raggiungimento di obiettivi prefissati.
Se l’impiegato lavora serenamente, lo fa bene ed è, di conseguenza, più produttivo, ottenendo risultati di gran lunga migliori, rispetto a chi lavora circondato da un ambiente poco positivo e poco motivante.
Quello di “impresa felice” è un modello ampiamente studiato e sperimentato, risultando vincente sotto tutti i punti di vista. Una mente positiva, infatti, è più propensa alla ricerca di metodi adatti alla risoluzione dei problemi e dedito alla produttività.
Di solito, uno degli indicatori del benessere del lavoratore sono proprio le assenze. Il dipendente che ama il proprio lavoro e vive bene quotidianamente in ufficio, è colui che non si assenta facilmente e che riesce a rendere speciale ogni momento all’interno di esso.
Molte imprese, ultimamente, hanno una figura appartenente alle risorse umane, che si occupa del benessere e si preoccupa della felicità di ogni dipendente.
L’happy manager è, dunque, una figura di riferimento, che ha il compito di raccogliere i bisogni e le richieste di ogni lavoratore, tentando di risolvere eventuali problemi e di migliorare la vita aziendale.