I motivi di spostamento dei dottori italiani
Cosa spinge ai dottori a cambiare città, rimanere o spostarsi all’estero?
di Solco Srl
Comprendere i motivi degli spostamenti territoriali e capire le scelte di mobilità rappresenta un modo di qualificare la mobilità dei dottori di ricerca italiani.
Per quali ragioni si spostano?
La migrazione qualificata non sempre dipende dalle scelte dell’individuo, ci sono altri impegni che attraggono agli individui.
MOTIVAZIONI DELLA MOBILITA’
Da una parte ci sono i fattori di natura professionale che vanno dalla migliore opportunità occupazionale alla possibilità di percepire un reddito maggiore.
Ci sono anche gli incentivi, la progressione di carriera e/o i meccanismi di selezione.
Interviene anche la componente affettiva e relazionale nella scelta di spostarsi o no nell’Italia o all’estero.
È dimostrato che l’opportunità di lavoro sia un fattore determinante nella decisione di muoversi.
I dottori che si sono mossi (in Italia o all’estero) indicano che la ragione principale sia stata questa.
Per i dottori all’estero invece c’è stato anche la possibilità di lavorare su un’attività che rispecchia le proprie aspettative (22,5%).
Per i dottori che si sono mossi all’interno dell’Italia invece, l’avere trovato un lavoro, indipendentemente da quale esso sia, è la 2° ragione per cui si sono mobilizzati (12,0%).
I dottori di ricerca che sono rimasti stabilmente in Italia, l’hanno fatto per motivi familiari, però anche questi l’opportunità di lavoro nel proprio campo risulta una ragione di peso (28,0%).
Emergono 3 motivi per la scelta di spostarsi o no:
- migliore qualifica;
- autorealizzazione;
- affettiva e relazionale.
Sicuramente la motivazione dello spostamento dai dottori di ricerca all’estero è evidente che siano quelli legati al lavoro.
Invece per quelli che sono immobili le ragioni di autorealizzazione sono al 2° posto.
In Italia esiste un problema tra domanda e offerta.
Si deve intervenire nella riduzione del mismatch tra competenze e lavoro.
I dottori di ricerca all’estero affermano di aver accettato il trasferimento all’estero perché hanno ricevuto un’offerta (8%).
Sembra che i dottori all’estero hanno la possibilità di investire nella loro vita professionale evitando che altri motivi possano interferire nella loro scelta.
Mentre per i dottori rimasti nel territorio, i motivi di natura costrittiva, fanno soffrire questa scelta, impedendogli di essere autonomi nella decisione.
L’importanza dei rapporti familiari e amicali è una caratteristica della cultura italiana che influenza nel determinare l’espatrio.