Liquid workforce: che fine faranno le risorse umane?
di Christian Pedergnana
Rivoluzione digitale!
Disruptive technology!
Liquid workforce!
Definizioni di uso comune oggigiorno, manifesto di una rivoluzione in atto rapida, inarrestabile, in qualche misura imprevedibile.
Essere produttori di tecnologia nell’era digitale richiede visione e creatività. Precorrere i tempi, essere innovatori tecnologici, inventare ciò che ancora non c’è implica capacità tecniche ma non solo. In qualche misura, occorre anticipare il futuro.
I processi di automazione supportano l’uomo nel disbrigo delle proprie attività lavorative quotidiane. Comportano però alcune preoccupazioni: se molto del lavoro può essere automatizzato e digitalizzato… che fine faranno le risorse umane?
Come responsabile di una Business Unit impegnata nello sviluppo di software per la gestione e la formazione HR, la mia risposta è netta: le tecnologie facilitano processi, velocizzano e snelliscono lunghi e complessi iter burocratici, supportano le persone sul luogo di lavoro… ma non le sostituiscono.
Per evitare di creare una realtà distopica alla Brave New World occorre tenere presente che, perché un’azienda vinca, ha bisogno anche di te!
La “liquid workforce” fa parte dei TOP 5 TECHNOLOGY TRENDS per il 2016 delineati da Accenture. Significa mettere le risorse umane nelle condizioni di adattarsi e cambiare in modo da sopravvivere ai processi di automazione preformati da macchine e computer. Significa abbracciare il cambiamento e restare competitivi.
Come è possibile ottenere questo risultato? In un solo modo: con la formazione continua!
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Investire nella formazione delle proprie risorse umane è il solo modo per godere degli innegabili benefici della rivoluzione digitale e guidare il proprio team di lavoro attraverso il cambiamento.
La forza lavoro liquida è quella che riesce ad adattarsi facilmente all’evoluzione in atto.
Alcuni dati:
- Nel 2005, la digital economy rappresentava il 15% dell’economia mondiale totale
- Oggi rappresenta il 22%
- Nel 2025 coprirà il 25%
Direttori HR ed Executive sostengono che il bisogno di training è aumentato esponenzialmente negli ultimi 3 anni ed è destinato a crescere ulteriormente.
Le Aziende vincenti sono in grado di creare una cultura aziendale in cui le tecnologie supportino le persone, le aiutino a migliorarsi, evolvere, adattarsi e guidare il cambiamento. Le organizzazioni di successo sono quelle che fanno della formazione continua e delle tecnologie a supporto del training un elemento centrale, sul modello delle gradi Corporate University.
All’interno del proprio mercato di riferimento, le risorse umane continuano a rappresentare il fattore strategico differenziante. Ogni business è oggi un business digitale, guidato dai talenti migliori.
“Digital means people too!” – Computerworld
La tecnologia può essere utilizzata come strumento di learning per aiutare i dipendenti a migliorare le proprie competenze. Grazie alla enorme mole di dati prodotti dall’Intelligent Automation, è possibile guidare le strategie aziendali e ottimizzare i risultati del proprio team (gli Analytics offrono una spettro dell’organizzazione in tempo reale).
La tecnologia non sostituisce l’uomo, migliora il modo in cui le persone vivono e lavorano.
Nell’era della liquidità, perdere il lavoro non deve significare perdere le persone. Il training supporta lo sviluppo di talenti nuovi, la crescita continua e gli avanzamenti di carriera all’interno della propria azienda.
Per le Aziende di fascia Enterprise erogare la formazione da remoto attraverso supporti tecnologici può diventare un fattore competitivo di successo, configurando il digitale come strumento a salvaguardia delle risorse umane e dei propri percorsi di crescita professionale.
Il business cresce con la crescita delle persone che ne fanno parte.
Sicuramente – e chi si ferma è perduto: spetta ad aziende e Istituzioni pubbliche e private sostenere gli sforzi di riqualificazione dei lavoratori/cittadini – ai quali comunque va lasciata un’ampia autonomia, secondo me.