Lifelong learning
L’apprendimento permanente durante la vita
Sfogliando una rivista sulle politiche attive del lavoro mi ha colpito un articolo che analizzava i risultati di una recente analisi dell’ISTAT, relativa all’anno 2017 sulla partecipazione alle attività formative da parte degli adulti [1]…. e quindi oggi parliamo di lifelong learning o se preferite di apprendimento permanente durante tutto l’arco della vita.
Non si tratta di un concetto nuovo se pensiamo che già dal 2000 la Comunità Europea ha indicato il lifelong learning come lo strumento preferenziale per raggiungere l’obiettivo di sviluppare una società basata sulla conoscenza, sullo sviluppo economico sostenibile, su nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, garantendo allo stesso tempo la tutela dell’ambiente.
Da circa 20 anni a questa parte si parla sempre di più di learning society (o società della conoscenza), una società in cui apprendere è la condizione fondamentale per vivere al suo interno e stare al passo con i cambiamenti.
L’apprendimento però non può fermarsi al ciclo di studi ma deve proseguire durante tutto l’arco della vita.
“Non si finisce mai di imparare” è un modo di dire ma deve diventare sempre più una vera e propria filosofia di vita“.
Lifelong learning: apprendimento permanente
L’apprendimento permanente diventa quindi strategico per la sopravvivenza nel mondo del lavoro…. il potenziamento delle skill già in nostro possesso e l’acquisizione di nuove competenze (anche e soprattutto trasversali) è il presupposto fondamentale per migliorare la nostra produttività e per superare le difficoltà legate ai cambiamenti, ormai diventati velocissimi, cui è sottoposta la nostra vita lavorativa favorendo una eventuale ricollocazione nel mercato del lavoro.
Credo che a noi tutti piaccia imparare cose nuove…. e quindi l’apprendimento continuo oltre a favorire l’aumento della produttività e dell’occupabilità delle persone favorisce la crescita dell’autostima e della fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.
Non sottovaluterei anche il fatto che il lifelong learning favorisce le relazioni…. e la partecipazione ad iniziative formative (corsi , seminari, workshop, ecc) rappresenta una opportunità per fare attività di networking e quindi per far crescere il nostro network, la nostra rete di contatti.
Secondo i risultati dell’indagine ISTAT sulla partecipazione degli adulti [1] alle attività formative, in Italia c’è parecchio da fare… risulta infatti che solo il 38,8% delle persone adulte ha effettuato almeno una attività di formazione nei dodici mesi precedenti la rilevazione ISTAT; l’Italia si colloca al 20 posto nel ranking europeo; il 38,8% rappresenta una media nazionale…ma se consideriamo il sud e le isole si registra il livello più basso con il 31%.
L’immagine che vedete credo sintetizzi in modo efficace i concetti esposti…….
[1] ISTAT La partecipazione degli adulti alle attività
Bibliografia consigliata
“Le competenze chiave per l’apprendimento permanente” di Amalia Zaccaro
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