La terza via
Creare grandi scelte con il pensiero integrativo
di
Problem Solving. Come scegliere tra due alternative contrapposte senza rinunciare a una delle due? Trovandone una terza che le integri in inatteso e creativo.
Questo libro illustra il funzionamento del pensiero integrativo e i modi per generarlo, introducendo i principi del decision making comportamentale e del design thinking e spiegandone i processi.
Ricco di suggerimenti pratici, esercizi e intuizioni profonde, “è un libro che qualsiasi leader dovrebbe sempre tenere a portata di mano”.
Roger L. Martin, professore all’Università di Toronto, consulente di fama internazionale e numero 1 nel 2017 della classifica Thinkers50 (il ranking dei più influenti pensatori di business al mondo).
Insieme a Tim Brown di IDEO ha definito in dettaglio il complesso di abilità e pratiche di pensiero che stanno alla base del design, coniando il termine “design thinking”.
Nel 2008 ha pubblicato uno studio dove ha messo sotto osservazione lo stile di pensiero e l’atteggiamento mentale di alcuni famosi innovatori (soprattutto nell’ambito delle imprese).
Allo stesso modo ha scoperto una “mente opponibile“ in quegli innovatori capaci di mettere pressione – come pollice e indice – tra due alternative decisionali contrapposte trovandone una terza che integra in modo inatteso e nuovo gli aspetti positivi di entrambe.
Il mondo delle imprese presenta casi esemplari di questo genere e per la prima volta Martin li ha raccolti e raccontati. Ha chiamato questo modo di procedere, tipico di leader innovativi, pensiero integrativo.
In questo suo ultimo libro – scritto con Jennifer Riel come lui docente alla Rotman School of Management di Toronto ed edito da Harvard Business Review nel 2017 – smonta il pensiero integrativo smonta il pensiero integrativo e spiega in dettaglio come proceda trasformandolo quindi in un metodo che può essere appreso e utilizzato da chi persegue l’innovazione.
Riassumendo l’articolazione del libro, vengono prima illustrati i modelli mentali che influenzando negativamente i nostri processi decisionali e, subito dopo, l’atteggiamento mentale che consente di superare questi limiti. Viene quindi scomposto nelle sue 4 fasi il pensiero integrativo vero e proprio.
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