Incontrerai il lavoro dei tuoi sogni
Esiste davvero il lavoro dei propri sogni?
Spesso nel cammin della nostra vita abbiamo cambiato numerose idee circa quello che avremmo voluto intraprendere, sin dall’infanzia abbiamo giocato a fare i cuochi, magari con la nouvelle cousine regalataci ai compleanni o alle festività natalizie, o magari a fare i cassieri e in quelle circostanze abbiamo anche mostrato doti finanziarie; con i libri acquistati periodicamente in edicola come il “Corpo Umano” abbiamo maturato interesse per la medicina e ci siamo improvvisati dottori , con i modellini della formula 1 meccanici, con i Lego ingegneri o ancora con le Barbie abbiamo scoperto doti da registi che nemmeno Ferzan Ozpetek o Fellini. Poi cosa è successo?
E’ accaduto che la vita scorre, il tempo scivola via come cascate e c’è chi ha compreso subito le proprie attitudini sviluppandole e chi ha perso la propria meta cambiando rotta , inseguendo un nuovo cammino alla ricerca della propria felicità. Quante volte abbiamo sentito pronunciare la fatidica domanda “Se potessi tornare indietro nel tempo, cosa cambieresti?”
Probabilmente è una domanda triste, malinconica, carica di aspettative non superate, anche se esiste quel qualcuno che con un’alta percentuale risponderebbe “rifarei esattamente quello che ho fatto”.
La realtà è che tutti abbiamo commesso azioni pentite, che vorremmo cancellare, ma questo fa parte di noi, senza tali errori non saremmo quello che siamo, (si lo so che state pensando che vorremmo essere comunque altro) ma dobbiamo accettarci e caricarci di motivazioni , tutto questo si chiama Esperienza.
Nel mondo delle Risorse Umane i Reclutatori al 99% vogliono sentire esattamente queste parole da un candidato, vogliono energia, audacia, tenacia, autostima.
Il lavoro dei propri sogni probabilmente esiste, ma non ha una chiara o evidente posizione lavorativa: il lavoro dei sogni è quello che ci porta al benessere emotivo.
Spesso sentiamo parlare di “lavora facendo ciò che ami e non lavorerai neppure un giorno nella tua vita“, frase di Confucio, ma sappiamo bene che lavoriamo per conseguire un reddito che ci consenta di vivere.
E’ tutto un torna conto personale, scegliere il lavoro che si ama sicuramente porta a una vita soddisfacente, meno noiosa, questo ci consente anche di migliorare le proprie aspirazioni e di sviluppare e maturare sempre più le proprie skills, ma ci sarà sempre quel periodo “no” che abbassa le aspettative e ci fa cadere nella routine.
La verità è che non dobbiamo mai svalutarci, al primo posto dobbiamo sempre inserire il nostro benessere, in tutti i campi, perché è questo che ci permette di andare avanti, in ogni dove.
Una mente positiva genera cose positive, una risorsa motivata produce maggiore ricchezza, e così via. Il vero problema è che l’uomo moderno, come disse Osho, possiede una mente fin troppo coltivata mentre il cuore è trascurato.L’uomo emotivo viene giudicato debole e non è quasi permesso avere emozioni a lavoro.
Spesso si tende ad escludere i sentimenti e si lavora come carne da macello, come automi, come catene di montaggio irrefrenabili. La mente è uno splendido meccanismo, per questo occorre sempre migliorarci, per far affiorare ciò che di meraviglioso possediamo al nostro interno.
Nell’ambito HR i reclutatori si aspettano dai candidati esperienza, magari pluriennale, anche dai più giovani: spesso però la vera esperienza da mostrare è quella che dà libertà al cuore, perchè se parliamo con l’estasi del voler fare, l’estasi della motivazione, saremo premiati, e siamo ben certi che se abbiamo la fortuna di avere dinanzi un Recruiter in gamba, diventeremo un’ottima Risorsa sia per lui che per l’azienda. Ma se è vero quindi che la mente è un’ottimo meccanico, essa unita al cuore diventa scienziato.
Il benessere emotivo è fondamentale, nella vita professionale non dobbiamo escludere le emozioni, perchè un clima favorevole e sano sarà di gran lunga ben visto sia dall’interno dai lavoratori, sia dall’esterno, clienti potenziali.
E’ questa la chiave di tutta la ricchezza, un’azienda con dipendenti soddisfatti apporterà maggiore rendimento e avrà un feedback ottimale, al contrario di un ambiente di lavoro malsano in cui per i lavoratori sarà perennemente “inverno” e mai “primavera”.
Il lavoro dei sogni è semplicemente quello che ci consente di fiorire, quello che ci fa salire più gradini possibili, quello che ci mantiene in equilibrio, che anche se non genera una fonte inestimabile di reddito economico, genera in noi continue emozioni, e ci ripaga con l’esperienza, perchè le emozioni sono quelle che ci consentono di muoverci nella vita; se corpo e mente funzionano, si muoveranno sempre insieme, mentre se la mente è reclusa e le emozioni escluse, finiremo per restare bloccati e distorti.
Uno degli sbagli che la nostra mente genera è che tendiamo spesso a guardare ciò che fanno gli altri e rivolgiamo la nostra attenzione alla felicità altrui, perdendo così tempo e questo, purtroppo, non è di alcuna utilità, sia per la nostra mente appunto, che soprattutto per il cuore.
Il proprio equilibrio viene generato quando osserviamo noi stessi, nella nostra integrità, e più ci osserviamo, più ci orientiamo verso le nostre vere emozioni, motivandoci e caricandoci di autostima al fine di conseguire i nostri veri obiettivi e sogni. Ma i sogni resteranno sempre tali, infatti dobbiamo svegliarci e iniziare.
Ricordiamoci che esiste il qui e ora, e il sogno che dovremmo avverare è imparare a saper gestire il nostro tempo.
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Articolo interessante e ben argomentato; l’equilibrio è di sicuro uno di quegli elementi che stanno anche alla base del successo professionale.