Il lavoratore europeo
Cosa sta cambiando nel mondo del lavoro in Europa
di Solco Srl
La crisi economica e la mobilità delle persone fra gli Stati Membri sta determinando diverse modifiche alle normative europee, non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo. Gli Stati Membri si allineano alle indicazioni europee in materia legislativa e verso i lavoratori.
Equità DEI LAVORATORI TRANSNAZIONALI
La Commissione Europea ha previsto delle misure in materia di sicurezza sociale europea che si integrano alla normativa vigente.
Nell’impegno di garantire una libera circolazione delle persone si sono definiti alcuni aspetti per l’equità e la protezione dei diritti dei lavoratori. Le 4 aree coinvolte in questo adattamento sono:
- Prestazione di disoccupazione: estensione dei sussidi di disoccupazione che diventeranno 6 mesi invece che 3. Il pagamento della prestazione di disoccupazione del lavoratore comunitario potrebbe ricadere sullo Stato che lo ospita. Gli Stati Membri potranno esigere che il lavoratore che ha svolto la sua prestazione per almeno 3 mesi su un determinato territorio, prima di diventare disoccupato, possa esportare la precedente esperienza e richiedere in un stato membro l’indennità di disoccupazione.
- Prestazioni di assistenza a lungo termine: la nuova proposta definisce i vantaggi di assistenza ai cittadini in mobilità e dove questi possono reinvidicare la prestazione.
- Accesso alle prestazioni sociali per cittadini economicamente inattivi: gli Stati Membri possono decidere di non concedere i benefici sociali ai cittadini in mobilità economicamente non attivi, però essi hanno diritto legale di residenza solo quando hanno mezzi di sussistenza e di copertura sanitaria completa.
- Coordinamento della sicurezza sociale per i lavoratori distaccati: si rafforzano le regole amministrative in modo tale da permettere alle autorità nazionali di verificare lo stato di sicurezza sociale dei lavoratori. Si stabiliscono anche le procedure perché le autorità degli Stati Membri possano cooperare e fare fronte agli abusi e le pratiche sociali.
ORARIO FLESSIBILE
La flessibilità oraria permette ai lavoratori di prendersi cura dei figli e di migliorare le prestazioni complessive dell’azienda. L’utilizzo crescente in Europa sull’orario flessibile aiuta i lavoratori a conciliare vita-lavoro.
L’implementazione di questa flessibilità dipende dalle normative nazionali, dai processi produttivi e dalla cultura del lavoro. Il quadro normativo è subordinato alla contrattazione collettiva che varia la lunghezza del tempo e da un’altra parte dall’esigenze dei dipendenti ad essere più flessibili in modo che possano organizzarsi al meglio al di fuori della sfera lavorativa.
Gli aspetti sulla flessibilità, non solo quell’orario, riguardano anche il tempo di banking e all’interno della giornata prestabilendo un numero fisso di ore.