Imparare ad aiutare (per aiutare) nel mercato del lavoro
Dal coaching ai modelli psicosociali.
Innumerevoli sono, ad oggi, le strategie impiegabili dai professionisti del lavoro (consulenti HR, orientatori, addetti alle politiche attive, ecc.) per supportare le persone nella strutturazione di solidi percorsi di carriera.
Tra queste figura senza dubbio il modello unitario [Goldstein, 1973].
L’autore suggerisce la conduzione di interventi “di supporto” caratterizzati dai seguenti quattro fattori:
- intenzionalità: affiancare l’individuo nella scelta di uno scopo e di un percorso da perseguire considerando l’impegno che è realmente disposto a metterci;
- consapevolezza: raccogliere le informazioni necessarie al raggiungimento dell’obiettivo;
- strategia: pensare insieme ad un ventaglio di tecniche attraverso cui puntare al fine e, successivamente, individuare la più idonea tenendo conto delle risorse (personali, professionali, materiali, ecc.) a disposizione;
- relazioni: ultimo punto ma non meno importante! Affinché qualsiasi intervento abbia maggiori possibilità di andare a buon fine è fondamentale che l’operatore per primo riconosca il valore della persona che ha davanti e si attivi al fine di instaurare con lui una comunicazione diretta e sincera.
Questo articolo è offerto da:
Maria Valentina Uva
Amministrazione del personale
Maria Valentina Uva è Junior HR & Payroll Administration Specialist a DXC Technology, sede di Breslavia (Polonia), dove si occupa di supportare i professionisti HR italiani di una multinazionale del settore Food & Beverage. Laureatasi in Servizio Sociale con una tesi di stampo internazionale in "Psicologia del lavoro e delle organizzazioni", ha da poco conseguito un master in Risorse Umane con approccio da HR Generalist.