Soft Skill per il successo

Intervista a Roberto Verdone

Abbiamo incontrato il prof. Roberto Verdone, autore del libro "Soft Skill per il successo. Ai tempi della quarta rivoluzione industria, tra scienza ed esperienza" edito da Pàtron Editore

Roberto Verdone è ingegnere elettronico, professore ordinario all’Università di Bologna dal 2001. È il Direttore del Laboratorio Nazionale di Comunicazioni Wireless del CNIT. Da quindici anni ha affiancato alla sua attività nel campo dell’ingegneria lo studio della psicologia del lavoro. Dal 2010 insegna un corso sulle soft skill all’Università di Bologna. Ha ideato il progetto “Soft Skills for Success” e coordina la missione “Education&Training” del programma RESTART, finanziato dal PNRR per il triennio 2023-2025.

Un breve riassunto dell'intervista

D: Buonasera Roberto, grazie per essere qui con noi. Cominciamo con una breve introduzione. Chi è Roberto Verdone e di cosa si occupa?

R.V.: Buonasera Fulvio, buonasera a tutti. Innanzitutto, grazie per l’invito. Mi presento: sono un ingegnere elettronico, professore di ingegneria delle telecomunicazioni all'Università di Bologna. Da 30 anni mi occupo di hard skills, insegnando materie tecniche come la progettazione di antenne o i protocolli radio. Tuttavia, negli ultimi anni ho iniziato a dedicarmi anche alle soft skills, competenze trasversali che ritengo fondamentali per il successo professionale, soprattutto nell’ambito della quarta rivoluzione industriale. Questo interesse è nato dall’osservazione dei miei studenti: ottimi tecnici, ma spesso mancanti di abilità comunicative e relazionali.

D: Cosa ti ha portato a scrivere un libro sulle soft skills? Qual è stato il punto di svolta nella tua carriera?

R.V.: L'idea del libro è nata diversi anni fa, quando ho capito che, per preparare i miei studenti al mondo del lavoro, dovevo andare oltre l’insegnamento tecnico. Ricordo una studentessa molto brillante, laureata con 110 e lode, che mi chiamò qualche mese dopo la laurea per dirmi che era stata esclusa da due colloqui per mancanza di competenze relazionali. Questo mi ha fatto riflettere su quanto le soft skills siano importanti, tanto quanto le hard skills. Da qui è nato il corso "Project Management and Soft Skills" e il desiderio di approfondire questo tema in un libro.

D: Nel tuo libro parli molto delle soft skills e della loro rilevanza. Potresti darci una definizione chiara di cosa si intende per soft skills?

R.V.: Certo. Le soft skills, o competenze trasversali, sono quelle capacità che non sono direttamente legate a una disciplina tecnica, ma che risultano fondamentali in ogni contesto lavorativo. Un esempio classico è la capacità di comunicazione interpersonale, che è importante tanto per un ingegnere quanto per un economista. Queste competenze si articolano in tre componenti: conoscenza, abilità ed attitudini. Le prime due si possono acquisire attraverso studio ed esperienza, mentre le attitudini sono più legate alla personalità e all’ambiente in cui si è cresciuti.

D: Come si possono misurare le soft skills? Nel libro proponi un metodo scientifico a riguardo.

R.V.: La misurazione delle soft skills è una sfida. Ho studiato diversi modelli e collaborato con esperti di psicologia del lavoro per sviluppare un approccio che consente di valutare queste competenze. Ho costruito un sistema che combina test comportamentali, giochi interattivi e strumenti di valutazione. Questo sistema permette di classificare una persona su una scala che va da “alta competenza” a “bassa competenza” in diverse soft skills. Il mio approccio si basa su un’analisi delle competenze relazionali, come la leadership o il teamworking, che sono cruciali nel mondo del lavoro.

D: Nel tuo libro menzioni la quarta rivoluzione industriale. Perché le soft skills sono così rilevanti in questo contesto?

R.V.: La quarta rivoluzione industriale sta trasformando il mondo del lavoro, con l’automazione e l’intelligenza artificiale che sostituiscono molte mansioni tecniche. Tuttavia, le competenze umane, come la creatività, l’intelligenza emotiva e la capacità di lavorare in team, stanno diventando sempre più importanti. Il successo professionale oggi dipende non solo dalle competenze tecniche, ma anche dalla capacità di gestire relazioni interpersonali e di adattarsi a nuovi contesti. Questo è il motivo per cui nel mio libro sottolineo l’importanza di coltivare le soft skills.

D: Come si possono migliorare le proprie soft skills, soprattutto per chi si definisce introverso o ha difficoltà relazionali?

R.V.: Il primo passo è l’autoconsapevolezza. Riconoscere le proprie lacune è fondamentale. Una volta acquisita questa consapevolezza, bisogna uscire dalla propria "comfort zone" e affrontare le situazioni che ci mettono a disagio. Nel mio corso, ad esempio, spingo gli studenti a fare esercizi di public speaking, aumentando gradualmente il loro livello di esposizione. È un processo graduale, ma con la giusta motivazione si possono ottenere grandi risultati. Inoltre, le ultime ricerche neuroscientifiche dimostrano che è possibile migliorare anche le proprie attitudini, con il giusto allenamento e la pratica costante.

D: Hai citato il programma di ricerca "Restart". Come si inserisce questo progetto nel tuo lavoro sulle soft skills?

R.V.: Il programma Restart è un’iniziativa finanziata dal PNRR che mira a delineare ruoli e competenze nel settore delle telecomunicazioni. All’interno di questo programma, coordino una parte dedicata alla mappatura delle soft skills rilevanti per vari ruoli professionali. Ad esempio, abbiamo identificato 41 soft skills e stiamo chiedendo ai responsabili HR delle aziende di valutare l’importanza di ciascuna per ogni ruolo. Questo ci permette di creare una matrice che associa ogni posizione lavorativa alle competenze necessarie, offrendo un quadro chiaro di ciò che è richiesto nel mercato del lavoro.

D: Un'ultima domanda: quali sono le soft skills più importanti per il successo professionale?

R.V.: Non esiste una risposta unica. Ogni ruolo professionale richiede un set diverso di competenze. Ad esempio, per un account manager, la comunicazione interpersonale è fondamentale, mentre per un software developer è meno rilevante. È importante personalizzare lo sviluppo delle soft skills in base al proprio percorso di carriera. Il mio consiglio è di lavorare su quelle che risultano più importanti per il ruolo che si desidera ricoprire.

Soft Skill per il successoIl libro:
Soft Skill per il successo
Ai tempi della quarta rivoluzione industria, tra scienza ed esperienza
Autore: Roberto Verdone
Editore: Pàtron
Data di pubblicazione: 22 febbraio 2024

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Soft Skill per il Successo. ai tempi della quarta rivoluzione industriale tra scienza ed esperienza