Smart Working: la seconda stagione
Intervista a Luciana De Laurentiis
Abbiamo incontrato Luciana De laurentiis, autrice di "Smart working. La seconda stagione. Suggestioni e domande per lavorare in modo più intelligente" edito Franco Angeli
Luciana De Lauretiis, appassionata di parole e di persone, è coach, formatrice, esperta di comunicazione interna. Porta avanti progetti di trasformazione culturale e di formazione comportamentale e manageriale, con una particolare attenzione ai temi dei nuovi modelli lavorativi, dell’inclusività, dell’evoluzione del linguaggio e alla loro influenza nelle relazioni professionali efficaci.
Ricopre attualmente il ruolo di Head of Corporate Culture & Inclusion in Fastweb, con un focus specifico sull’engagement, sulla dimensione partecipativa della comunicazione, sul corporate volunteering e l’adesione a purpose e valori aziendali nell’era della digital transformation.
Un breve riassunto dell'intervista
D: Benvenuta, Luciana. Puoi presentarci brevemente il tuo background e il tuo ruolo attuale?
L.D.L.: Certo, mi chiamo Luciana De Laurentiis, ho una lunga esperienza nel settore delle telecomunicazioni, che ha visto grandi cambiamenti nel modo di comunicare. Oggi ricopro il ruolo di Head of Corporate Culture and Inclusion presso Fastweb. Mi occupo di come le parole e le persone interagiscono all'interno dei network relazionali e come queste interazioni possono essere ottimizzate per creare ambienti lavorativi migliori.
D: Qual è stata l'ispirazione dietro il tuo libro "Smart Working: La Seconda Stagione"?
L.D.L.: L'ispirazione è venuta dalla mia esperienza personale e professionale con lo smart working, che abbiamo iniziato a esplorare in azienda già nel 2015, ben prima che diventasse una pratica regolamentata. La pandemia di COVID-19 ha accelerato questi cambiamenti, spingendomi a condividere le mie osservazioni e le esperienze per aiutare altri a navigare questa trasformazione.
D: Come definiresti lo smart working nel contesto del tuo libro?
L.D.L.: Lo smart working non è semplicemente telelavoro o lavorare da casa. È una modalità lavorativa flessibile che permette di lavorare da diversi luoghi, con dispositivi e modalità adatti all'attività che si sta svolgendo. Si tratta di progettare un nuovo modello di lavoro che risponda sia alle esigenze dell'organizzazione sia a quelle delle persone, promuovendo una integrazione tra vita lavorativa e personale.
D: Quali sono le principali sfide che le PMI italiane incontrano nell'adottare lo smart working?
L.D.L.: Una grande sfida è la resistenza culturale. Molte PMI lottano non solo con la logistica dell'implementazione dello smart working, ma anche con la mentalità tradizionale che vede il lavoro in ufficio come l'unica forma valida di lavoro. Inoltre, esiste una preoccupazione su come mantenere la produttività e la collaborazione tra i team in un modello di lavoro flessibile.
D: Quali consigli offriresti alle aziende che sono ancora reticenti a implementare lo smart working?
L.D.L.: Consiglio di iniziare con piccole sperimentazioni. Non è necessario adottare lo smart working per tutti immediatamente, ma testare con piccoli gruppi o reparti può aiutare a comprendere meglio come questa modalità potrebbe funzionare per la propria organizzazione. Inoltre, è fondamentale investire nella formazione dei leader per gestire team remoti e promuovere una cultura aziendale che sostenga la fiducia e l'autonomia.
Il libro:
Smart working: la seconda stagione
Suggestioni e domande per lavorare in modo più intelligente
Autore: Luciana De Laurentiis
Editore: Franco Angeli
Data di pubblicazione: 29 aprile 2024