Nuove Alleanze di Genere: la Cultura Aziendale che Innova
Intervista a Eva Campi e Veronica Giovale
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Eva Campi e Veronica Giovale, autrici del libro "Questioni di un certo genere. Alleanze, il DNA della nuova cultura aziendale", in un dialogo ricco di spunti sulle sfide e le opportunità legate alla parità di genere e alla diversity inclusion nelle organizzazioni. Il libro, co-scritto anche da Consuelo Sironi, affronta il tema delle alleanze di genere come chiave per innovare la cultura aziendale e promuovere ambienti di lavoro più inclusivi ed efficaci.
Eva Campi è specializzata in psicologia organizzativa e nell’area della gestione delle risorse umane e della formazione in ambito internazionale e multiculturale. HR International Coordinator per una rinomata multinazionale giapponese, da più di 20 anni si occupa di Change Management e Cultural Change. Eva è partner di Newton SpA, ha partecipato al comitato Global Inclusion art. 3 ed è Learning & Development Officer di Newton Group.
Veronica Giovale è specializzata in etica pubblica, roboetica, teoria della complessità, inclusione e bioetica. Partner Newton SpA, ha fatto parte del Comitato Global Inclusion Art. 3, oggi Fondazione del Terzo Settore. Si occupa di change management, cultural change, evoluzione della leadership e del ruolo HR per grandi aziende, attraverso molteplici discipline e linguaggi.
Consuelo Sironi è specializzata in tematiche legate al mondo digitale e del cambiamento culturale. Partner di Newton SpA, dove si occupa prevalentemente di cultural change e del ruolo della trasformazione digitale nei processi di change management, è stata parte del Comitato "Global Inclusion Art. 3", ora Fondarione, e consigliera di amministrazione per la società Nex Present. Attualmente insegna presso il corso internazionale "Diversity, Equity and Inclasion in the Workplace" presso l'Università ILM.
Un breve riassunto dell'intervista con i punti chiave.
D: Qual è il tema centrale del libro "Questioni di un certo genere: Alleanze"?
R (Veronica): Il libro tratta della necessità di costruire alleanze di genere per promuovere una cultura aziendale innovativa. L’obiettivo è fornire spunti pratici per superare pregiudizi, valorizzare la diversità e creare un equilibrio fra uomini e donne nel mondo del lavoro.
D: Perché avete deciso di scrivere questo libro?
R (Eva): Dopo anni di lavoro sul tema della diversity e dopo aver raccolto le esperienze di oltre 1.000 donne e 200 uomini, volevamo rispondere alle critiche che considerano questi temi poco rilevanti nel contesto italiano. Il libro nasce per dimostrare che anche in Italia esistono specificità culturali che necessitano di attenzione.
D: Quali sono i pregiudizi inconsapevoli più frequenti nelle organizzazioni?
R (Eva): Bias come l’affinità (preferire chi è simile a noi), la conformità (adottare il pensiero dominante) e la selezione (dare peso solo a ciò che ci colpisce) limitano l’accesso delle diversità ai processi decisionali. Inoltre, il "Group Think" favorisce ambienti omogenei, ostacolando l’inclusione.
D: Come la diversità può diventare un vantaggio competitivo per le aziende?
R (Eva): Lavorare in team eterogenei migliora la produttività, favorisce l’innovazione e incrementa i profitti. Ad esempio, le donne hanno un approccio più strategico e a lungo termine in settori come il finanziario. Inoltre, le aziende più inclusive sono risultate più resilienti durante la pandemia.
D: Quali sono le sfide legate all’introduzione delle quote rosa?
R (Veronica): Spesso sono percepite come una forzatura, sia dagli uomini, che si sentono esclusi, sia dalle donne, che dubitano del proprio merito. Tuttavia, se accompagnate da una comprensione più profonda del loro significato, possono rappresentare uno strumento utile per avviare il cambiamento.
D: Cosa significa "alleanza di genere" in ambito aziendale?
R (Veronica): È unire competenze “materne” (cura e sensibilità) e “paterne” (decisione e direzione) per creare una leadership completa. L’obiettivo non è polarizzare i generi, ma costruire sinergie e valorizzare le differenze per il bene comune.
D: Quali consigli date alle PMI per iniziare a promuovere l’inclusione?
R (Eva): Le PMI devono adattarsi alle richieste di inclusione per essere competitive, soprattutto se lavorano con grandi aziende. È necessario investire in welfare, formazione e cambiamenti culturali, iniziando anche da piccoli passi per cambiare mentalità e attrarre le nuove generazioni, sempre più sensibili a questi temi.
D: Qual è il futuro della diversity inclusion nelle aziende?
R (Veronica): Speriamo in un mondo in cui il diversity manager non sarà più necessario perché l’inclusione sarà integrata nella cultura aziendale. Per ora, è essenziale misurare i progressi con KPI chiari e trattare l’inclusione come una competenza strategica per la leadership.
Questioni di un certo genere. Alleanze, il DNA della nuova cultura aziendale
di Eva Campi, Veronica Giovale, Consuelo Sironi
Editore: Ayros
Data di pubblicazione: 20 settembre 2024
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