Acquisire e Trattenere i Migliori Talenti
Intervista a Simone Paolo Guzzardi
In questo webinar abbiamo incontrato Simone Paolo Guzzardi, autore del libro “Employer Community. Acquisire e trattenere i migliori talenti“, edito da Franco Angeli. Durante l’intervista, Guzzardi ha condiviso le sue esperienze e strategie per attrarre e mantenere i talenti, Il dialogo ha approfondito il valore dell’“employer community”, un approccio innovativo che va oltre il tradizionale employer branding, mirando a creare una comunità coesa attorno all'azienda.
Simone Paolo Guzzardi è co-founder e Ceo di L45, agenzia di Reputation & Employer branding nata a Milano nel 2017. Forte di un percorso in alcune delle principali agenzie di comunicazione internazionali e italiane, è stato fra i primi a intuire le potenzialità dell’Employer Branding, sviluppandole poi in progetti realizzati per e con grandi e medie aziende di primissimo piano. Svolge regolarmente docenze presso diversi Master ed è giornalista con focus su società e costume.
Un breve riassunto dell'intervista con i punti chiave.
F: Simone puoi presentarci la tua esperienza e il percorso di L45?
SPG: Ho lavorato per quasi 20 anni nella comunicazione. Otto anni fa, ho fondato L45, un'agenzia che si distingue per il focus sull'employer branding, collaborando con aziende di ogni dimensione. Il libro racconta questi anni di esperienza e progetti.
F: Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
SPG: Il libro è uno strumento di marketing per l'agenzia, ma rappresenta anche un contributo autentico basato su anni di progetti. L'employer branding ci ha differenziati e con il libro desideriamo condividere e valorizzare questa esperienza.
F: Ci spieghi il concetto di “employer community”?
SPG: L’employer community è una strategia che va oltre il classico employer branding, creando una comunità di persone che ruotano intorno all'azienda, inclusi dipendenti, potenziali candidati e alumni. È una visione integrata che elimina i compartimenti stagni tipici tra comunicazione interna, esterna e relazioni con gli ex collaboratori.
F: Come si evolve il funnel di employer branding in questo modello?
SPG: Tradizionalmente, l'employer branding segue un funnel lineare. Noi l'abbiamo trasformato in un ciclo continuo per coinvolgere i dipendenti anche dopo l’assunzione. Questo permette di mantenere un dialogo costante e un engagement duraturo.
F: Qual è il ruolo del marketing nell’employer branding?
SPG: Gli HR devono oggi padroneggiare competenze di marketing, come il CRM, per comunicare al meglio il valore aziendale. Questo approccio integrato consente strategie più efficaci e mirate.
F: Puoi parlarci dei casi di studio presentati nel libro?
SPG: Alcuni esempi includono McDonald's, Leroy Merlin e Perfetti Van Melle. McDonald's, ad esempio, ha creato un programma di "employee advocacy" sui social media, che ha avuto un enorme successo grazie alla partecipazione spontanea dei dipendenti.
F: Come misurare il ROI delle attività di employer branding?
SPG: Il ROI si misura tramite KPI classici come visualizzazioni, interazioni e tassi di engagement. Questa analisi aiuta a dimostrare che le attività HR non sono solo un costo, ma un investimento strategico.
F: Quali sono le sfide nel coinvolgere la Generazione Z?
SPG: La Gen Z è meno attaccata al lavoro rispetto ai millennials e alle generazioni precedenti. Per coinvolgerli, bisogna creare attività che rafforzino il senso di appartenenza, utilizzando linguaggi e canali adeguati.
F: L’employer branding è accessibile anche alle PMI e al settore pubblico?
SPG: Sì, anche le PMI e le istituzioni pubbliche possono sviluppare strategie di employer branding su misura, con budget sostenibili, per migliorare l’attrattività come datori di lavoro.
Employer community. Acquisire e trattenere i migliori talenti
di Simone Paolo Guzzardi
Editore Franco Angeli
Data di pubblicazione 23 settembre 2024
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Leggi la nostra recensione del libro:
Employer Community. Acquisire e trattenere i migliori talenti – recensione