l’investimento in formazione aziendale strategie anticrisi economica

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L’investimento in formazione aziendale: strategie anticrisi economica

di Solco Srl

Nell’indagine ISFOL sulla domanda e offerta di formazione, si è dedicata una sezione sugli effetti della crisi economica e sulle strategie aziendali per farne fronte.

STRATEGIE ANTICRISI DELLE IMPRESE

Dall’indagine è emerso che, nonostante la consapevolezza di una crisi devastante, per un periodo medio-lungo la maggior parte delle imprese non ha dovuto ridurre gli investimenti in formazione già programmati. La metà delle imprese ha dichiarato durante l’indagine, che l’investimento in formazione è utile per far fronte alla crisi.

Infatti, dopo 15 anni, l’Italia ha raggiunto i valori medi europei. È vero che la necessità di investire in formazione si avverte di più fra le grandi imprese, anche perché strutturalmente sono più propense.

I tipi di formazione scelti per arrestare la crisi sono stati:

  1. tecnico-specialistica: migliorare la produzione
  2. manageriale: soprattutto nelle grandi imprese per una struttura più organizzativa. Fra questa tipologia, la strategia imprenditoriale più diffusa è la ricerca di nuovi mercati. Le aziende in questo caso hanno puntato ad ampliare il loro mercato di riferimento aprendosi all’estero.
  3. formazione base: più diffusa nelle microimprese.

I cambiamenti strutturali provocati dalla crisi chiedono di incrementare gli intangibili per acquisire nel tempo competenze. Per questo occorre sviluppare il capitale umano, organizzativo e quello relazionale delle imprese, in modo tale che essi contribuiscono alla strategia aziendale.

Anche se gli investimenti sono calati, l’investimento per il capitale immateriale sembra stabile. I dati mostrano come le imprese sono consapevoli che gli investimenti immateriali aumento la competitività e di conseguenza, la possibilità di uscire verso i mercati internazionali.

Questa situazione si conferma anche nella scelta delle strategie delle strutture formative.

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STRATEGIE ANTICRISI DELLE STRUTTURE FORMATIVE

La riduzione dei finanziamenti pubblici e il ritardo nell’organizzazione dei finanziamenti sono i principali effetti negativi subiti dalle strutture.

Un terzo di queste, ha subito un calo della domanda da parte degli individui e da parte delle imprese. Le strutture però, hanno fronteggiato la crisi diversificando l’offerta formativa. Hanno, anche ricercato nuovi mercati, cercando di ampliare la rete territoriale, anche se, il loro obiettivo era far prevalere il posizionamento sul mercato locale, perché così risaldano il rapporto con il territorio attraverso l’offerta diversificata.

Per contrastare gli effetti della crisi, hanno realizzato delle attività di aggiornamento per il personale utilizzando la maggior parte delle volte dei fondi propri. Questo è un segnale della trasformazione in itinere delle strutture che percepiscono l’importanza di investire in capitale umano per essere competitivi nel mercato della formazione, dove non son più garantite le risorse pubbliche.

Bibliografia consigliata

Solco Srl

Le imprese che investono nello sviluppo delle risorse umane, vanno molto meglio di quelle che non lo fanno. Una grande sfida per le imprese è quella di inserire la valorizzazione delle prestazioni nella catena del valore aziendale.

Solco, nell’attuale contesto così mutevole, favorisce una consulenza specialistica, con un approccio unitario. Consulenza e formazione sono pensate come processo unico attraverso l’utilizzo di metodologie che mettono in primo piano il valore delle persone, dell’esperienza ed il rapporto con le organizzazioni.

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