Emozioni in azienda tra POB, Affective Events Theory e Covid-19
Welfare aziendale: benessere e produttività direttamente proporzionali
Alla base di una buona (se non ottima) produttività c’è quello che prende il nome di welfare, ovvero ciò che rappresenta il benessere sul luogo di lavoro e che di conseguenza diventa benessere personale quotidiano anche nella vita privata della persona. Infatti, dal momento che i lavoratori sono prima di tutto persone e vivono preoccupazioni, ansie, pensieri relativi alla vita quotidiana, garantire loro (almeno al lavoro) serenità e sicurezza è fonte di concentrazione e motivazione.
Rappresenta un supporto psicologico anche la gratificazione, mai scontata e sempre funzionale. Di fondamentale importanza è anche, quindi, l’attenzione riservata alle emozioni che ogni singolo individuo prova nell’arco della giornata in situazioni diverse, tra cui ovviamente quelle che riguardano un tipico giorno di lavoro.
Il supporto che i leader devono garantire ai propri lavoratori serve a incoraggiarli nel raggiungimento degli obiettivi aziendali, creando connessioni empatiche e comunicative. Ciò serve a farli sentire parte integrante dell’azienda, un coinvolgimento tipico di un ambiente familiare dove ci si può confrontare, si possono scambiare opinioni, si possono chiedere consigli, si manifestano eventuali malesseri, innescando, così, quel meccanismo di appartenenza che spinge il lavoratore a identificarsi con l’azienda stessa.
Il termine coinvolgimento nel contesto lavorativo indica proprio una situazione psicologica di legame e impegno nello svolgere il proprio lavoro che inevitabilmente influenza sia la produttività della singola persona che quella dell’intero gruppo qualora ci fosse. Il compito del Manager è far leva sui punti di forza dei suoi collaboratori affinché i punti deboli non rappresentino un ostacolo insormontabile, aiutandoli anche a sviluppare autostima e consapevolezza.
POB e Affective Events Theory : cosa è e come si mette in pratica durante l’emergenza sanitaria
Secondo il POB (Positive Organizational Behaviour), sulla base della Positive Psychology, “ […] le capacità psicologiche orientate positivamente possono essere misurate, sviluppate e gestite per il miglioramento delle performance”, in sinergia con:
- efficacia personale lavorativa, la consapevolezza di fare bene il proprio lavoro sentendo la voglia di fare sempre di più;
- ottimismo, la capacità di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, accettando errori e fallimenti del passato e individuando possibilità di crescita anche in una realtà instabile;
- resilienza, la capacità di adattarsi e riprendersi da eventi stressanti o spiacevoli;
- determinazione, perseverare verso il raggiungimento dell’obiettivo.
Già dagli anni Cinquanta del secolo scorso gli psicologi delle organizzazioni hanno iniziato a studiare le conseguenze delle emozioni nella mente e nel corpo del lavoratore, elaborando una vera e propria Affective Events Theory secondo la quale la soddisfazione lavorativa e le performance sono influenzate dal modo in cui le persone reagiscono emotivamente agli eventi lavorativi. Sulla base di queste considerazioni acquisisce un valore ancora più intenso l’attenzione allo stato psicologico dei lavoratori in questo periodo storico davvero molto pesante.
Anche con l’arrivo dell’emergenza sanitaria causa Covid-19 non è esclusa la difficoltà di mantenere un equilibrio emotivo, ormai messo a dura prova già da parecchi mesi e che, molto probabilmente, manterrà questo status ancora per un po’ di tempo. L’angoscia residua del lockdown, la paura di ammalarsi, di non essere protetti dall’azienda in cui si lavora sono i principali motivi di ansia dei lavoratori.
Questa è una delle situazioni in cui maggiormente è richiesta attenzione nei confronti delle emozioni dei lavoratori, che devono vivere uno stato di confusione nei confronti del presente e del futuro, avendo più difficoltà ad approcciarsi con un atteggiamento positivo.
In questo caso è di fondamentale importanza che i Manager mostrino attenzione non solo verso l’aspetto pratico quale sanificazione degli ambienti e distribuzione dei dispositivi di protezione, ma anche supporto psicologico per garantire solidarietà e comprensione.
L’azienda deve prendersi cura del proprio personale, supportandolo sulla base di quella concezione di “famiglia” e di appartenenza che deve essere reciproco con i propri collaboratori.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare di dover vivere una pandemia nel 2020 che ha stravolto la vita di tutti, dimostrando che anche i progetti e le sicurezze possono svanire in un batter d’occhio. Cosa ci fa ancora credere di non poter perdere ciò che sembra scontato se non ce ne prendiamo cura?
Bibliografia
- Psicologia delle Organizzazioni, P.Argentero, C.G.Cortese, Raffaello Cortina Editore
- Welfare aziendale e flexible benefits, A.Colombo, M.Battocchi, M. Pagani, Pearson Editore
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