Diversity Management
Che cos’è e a cosa serve
di Solco Srl
Continue trasformazioni all’interno del tessuto sociale, una sempre maggiore diversificazione che ha interessato sia la clientela che il mercato e nuove modalità di intendere il lavoro nelle aziende e tra le aziende.
Sono queste le principali tendenze che, di recente, hanno spinto verso una crescente valorizzazione della diversità, in particolar modo nell’ambito delle risorse umane e della loro gestione.
In questo senso, accogliere all’interno della propria azienda la prospettiva del Diversity Management denoterebbe l’interesse a riconoscere queste differenze, a dar loro un valore e a far leva su di esse per accrescere competitività e probabilità di successo dell’azienda stessa.
Le politiche di Diversity Management
Le possibili manifestazioni di politiche di Diversity Management sono principalmente quattro:
- Iniziative per l’assunzione di persone disabili;
- flessibilità;
- la previsione di borse di studio da assegnare a persone alle quali venga riconosciuto un alto potenziale di sviluppo;
- organizzazione di corsi di formazione.
Attraverso queste politiche, il Diversity Management ha come obiettivo principale quello di dar vita ad un ambiente che affondi le sue radici nell’inclusività, dove le differenze non siano fonte e ragione di discriminazione ma, al contrario, spinta verso un reale ascolto delle necessità e dei bisogni di tutti, nessuno escluso.
Un approccio, quello del Diversity Management, che viene quindi a configurarsi quale cambiamento radicale in seno alle aziende, tanto da un punto di vista culturale quanto da uno strettamente organizzativo.
Più che limitarsi a proteggere “il diverso”, le politiche di Disability Management puntano ad integrarlo all’interno del contesto aziendale, compiendo un passo ulteriore rispetto a quello delle politiche per le Pari Opportunità.
Cosa spinge le aziende ad occuparsi della diversità?
A spingere le realtà aziendali verso politiche interne che si prendano cura della diversità sono elementi di duplice natura:
- interna – per esempio l’eterogeneità del personale aziendale, la filosofia dell’azienda o la possibilità di trarre un vantaggio in termini sia economici che di competitività;
- esterna – ad esempio le pressioni di portatori di interessi esteri alla realtà aziendale o le sempre più frequenti innovazioni tecnologiche.
Per concludere, oltre che determinare un cambiamento a livello culturale prima che organizzativo, quella del Diversity Management è una vera e propria sfida che tutte le aziende dovrebbero lanciare a quei sistemi che, ancora oggi, preferiscono promuovere somiglianza e omologazione piuttosto che la diversità, non cogliendone il reale valore.
- “Diversità e inclusione – Dieci dialoghi con Diversity manager” di
- “Inclusion: Diversity, The New Workplace & The Will To Change” di
- “Inclusive Leadership: The Definitive Guide to Developing and Executing an Impactful Diversity and Inclusion Strategy: – Locally and Globally” di