Costruire Tribù Aziendali

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Costruire Tribù Aziendali

di RisorseUmane-HR.it

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Definizione di Tribù Aziendali

Nel contesto delle organizzazioni moderne, la parola “tribù” evoca l’immagine di un gruppo di persone unite da interessi, valori e obiettivi condivisi. Questo bisogno di appartenenza, come acutamente osservato dal sociologo Zygmunt Bauman nella sua analisi della “modernità liquida“, rappresenta una risposta al senso di incertezza e precarietà che caratterizza la nostra epoca. In un mondo in cui i legami tradizionali si affievoliscono e le identità sono sempre più fluide, le persone cercano nuove forme di aggregazione che offrano un senso di sicurezza, stabilità e identità. Le “comunità immaginate“, come le definisce Benedict Anderson, diventano quindi cruciali: gruppi di individui che si sentono legati da un’identità comune, anche senza conoscersi direttamente.

In ambito aziendale, una tribù aziendale non è altro che un insieme di professionisti che si riconoscono in una cultura organizzativa ben definita, caratterizzata da valori condivisi, comportamenti coerenti e una visione comune. Questa “tribù” genera un forte senso di appartenenza aziendale, che a sua volta alimenta la motivazione dipendenti, la collaborazione e, in definitiva, la performance. Questa dinamica richiama il concetto di “solidarietà organica” di Emile Durkheim, esposto nella sua opera fondamentale “La divisione del lavoro sociale“. In essa, Durkheim analizza come, nelle società moderne caratterizzate da una complessa divisione del lavoro, la coesione del gruppo non derivi più dalla somiglianza tra i suoi membri (solidarietà meccanica), ma dalla loro interdipendenza e dalla specializzazione dei loro ruoli. In una tribù aziendale, ogni individuo porta il suo contributo unico, ma tutti lavorano insieme per un obiettivo comune, proprio come gli organi di un organismo complesso cooperano per il suo funzionamento.

L’idea di tribù, se ben gestita, può trasformare il clima aziendale da un insieme di procedure formali e impersonali a un luogo dove l’engagement dipendenti è palpabile e ogni individuo si sente parte di un progetto più grande, trovando quel “calore” e quella “sicurezza” di cui parla Bauman. Questo approccio si sposa perfettamente con i principi della “Teoria Y” di Douglas McGregor, che presuppone che le persone siano intrinsecamente motivate al lavoro e che cerchino responsabilità e autorealizzazione. Una cultura tribale che valorizza l’autonomia, la fiducia e la collaborazione soddisfa i bisogni di “appartenenza” e “stima” identificati da Abraham Maslow nella sua piramide dei bisogni, contribuendo significativamente al benessere e alla motivazione dei dipendenti.

I Benefici di una Tribù Aziendale Forte

  • Aumento dell’engagement dipendenti: le persone lavorano con maggiore coinvolgimento quando si sentono parte di qualcosa di significativo.
  • Miglioramento del clima aziendale: una cultura tribale coesa rende l’ambiente di lavoro più collaborativo e stimolante.
  • Retention talenti: un elevato senso di appartenenza aziendale aiuta a trattenere i collaboratori chiave, riducendo i costi di turnover.
  • Innovazione e creatività: quando le persone si fidano l’una dell’altra, si sentono più libere di sperimentare e proporre nuove idee.
  • Welfare aziendale ottimizzato: Investire nel benessere del personale rafforza il senso di unione, generando reciproca attenzione e cura.

Le aziende che scelgono di puntare sulla creazione di una tribù solida costruiscono fondamenta che favoriscono la crescita sostenibile e la performance a lungo termine. Nel prossimo paragrafo, esamineremo in che modo la leadership possa guidare tale trasformazione culturale.

Leadership e Cultura Tribale: come guidare l’Engagement

Quando parliamo di cultura tribale all’interno di un’organizzazione, ci riferiamo a quell’insieme di valori, principi e pratiche che favoriscono un forte senso di appartenenza e di engagement tra i membri del team. Di seguito, vediamo in che modo la leadership può diventare il principale motore di questa cultura, evidenziando come il comportamento e la coerenza dei leader — siano essi CEO, direttori di funzione o imprenditori — possano ispirare tutto il personale.

  • Visione e Comunicazione Aziendale

La comunicazione aziendale efficace inizia con la definizione di una visione chiara. I leader devono esprimere in modo sintetico e comprensibile che cosa l’organizzazione vuole raggiungere e perché. Una volta stabilita la visione, è essenziale condividerla costantemente con tutti i livelli dell’azienda, impiegando canali di comunicazione diretti e trasparenti. Questo coinvolgimento continuo aiuta a mantenere allineati i team e favorisce la motivazione dipendenti.

  • Empowerment e Riconoscimento

Un altro elemento chiave è l’empowerment: i leader devono mettere le persone nella condizione di prendere decisioni e di assumersi responsabilità adeguate al loro ruolo. Quando i dipendenti sentono di avere autonomia e fiducia da parte del top management, cresce il loro engagement dipendenti e si sviluppa un senso di appartenenza aziendale più profondo. Inoltre, non bisogna dimenticare il valore del riconoscimento: lodare i successi, premiare gli sforzi e dare visibilità ai meriti individuali e di squadra rafforza la coesione e la motivazione.

  • Essere di Esempio

La leadership non può essere predicata senza coerenza. I leader devono incarnare quotidianamente i valori aziendali, mostrando atteggiamenti e comportamenti che ispirino la squadra. Agendo con integrità e coerenza, i leader diventano modelli di riferimento per tutto il personale, rafforzando la cultura dell’azienda e consolidando la cultura tribale.

È importante sottolineare che la leadership dovrebbe favorire non solo la crescita dei singoli, ma anche la coesione del team. Attraverso iniziative di team building, spazi di confronto aperto e condivisione di obiettivi, i leader possono stabilire un tessuto connettivo che regga anche nei momenti di sfida.

Il Ruolo del Management Intermedio: tradurre la Visione in Azioni Concrete

Se i leader indicano la direzione, i manager intermedi sono coloro che la traducono in azioni quotidiane. Queste figure professionali svolgono un ruolo fondamentale per creare un clima aziendale positivo e trasformare la vision in risultati tangibili. Un management efficace è in grado di gestire le risorse umane e i progetti in maniera sinergica, coordinando persone con competenze e background diversi verso un obiettivo comune.

  • Ambiente di Lavoro Positivo

Il management intermedio contribuisce in modo diretto alla definizione di un ambiente di lavoro sano e stimolante, promuovendo regole di comportamento chiare, una comunicazione aziendale aperta e spazi di dialogo costruttivo. Il manager intermedio è spesso la figura di riferimento a cui ci si rivolge in caso di problemi o dubbi: per questo motivo, deve essere in grado di ascoltare le esigenze del team e di reagire in modo costruttivo.

  • Gestione dei Conflitti e Sviluppo dei Talenti

Un aspetto cruciale per rafforzare la cultura tribale è la capacità di gestire i conflitti interni in modo tempestivo ed equilibrato. Il management intermedio deve facilitare il confronto pacifico tra le parti, valutando ogni posizione e cercando soluzioni condivise. Inoltre, deve investire nello sviluppo talenti, offrendo opportunità di formazione, coaching e progressione di carriera: in questo modo si alimenta la motivazione dipendenti e si favorisce la retention talenti.

  • Supporto all’Onboarding e all’Employer Branding

Il primo contatto di un nuovo assunto con l’azienda avviene spesso con il proprio manager, ed è qui che un efficace programma di onboarding entra in gioco. Le attività di affiancamento e tutoring, se ben strutturate, trasmettono immediatamente i valori aziendali e contribuiscono a far sentire il nuovo arrivato parte integrante della tribù aziendale. Inoltre, un management allineato alla visione e alla strategia HR può agire come testimonial interno, rafforzando l’employer branding e aiutando l’azienda a distinguersi sul mercato del lavoro.

I Vantaggi di una Tribù Aziendale: Engagement, Retention e Innovazione

Costruire una cultura tribale non è solo una questione di filosofia, ma produce effetti tangibili e misurabili sul risultato economico e sul benessere organizzativo. Ecco alcuni benefici concreti:

  • Engagement dei Dipendenti

Un alto livello di engagement dipendenti si traduce in maggiore produttività, minori assenze per malattia e una partecipazione più attiva ai progetti aziendali. I dipendenti ingaggiati dedicano energia e passione al proprio lavoro, contribuendo a migliorare l’esperienza del cliente e la reputazione aziendale.

  • Retention dei Talenti

Come accennato, una solida tribù aziendale favorisce la retention talenti. Le persone tendono a rimanere più a lungo in un ambiente dove si sentono apprezzate e coinvolte. Questo riduce i costi di ricerca e selezione, di formazione e di integrazione di nuovo personale, e permette di mantenere conoscenze e competenze chiave all’interno dell’organizzazione.

  • Innovazione

Quando c’è fiducia fra i membri di un team, le persone si sentono più libere di proporre idee e sperimentare soluzioni nuove. Una forte cultura tribale stimola la collaborazione e il desiderio di crescere insieme, creando un terreno fertile per l’innovazione e la creatività.

  • Clima Positivo e Welfare Aziendale

Un ambiente di lavoro in cui domina il senso di appartenenza aziendale promuove il welfare aziendale, inteso non solo come beneficio economico, ma soprattutto come attenzione al benessere fisico, mentale e sociale dei collaboratori. Questo include piani di salute integrativa, politiche di flessibilità lavorativa, spazi dedicati al relax e iniziative di team building. Quando le persone percepiscono un reale impegno dell’azienda verso il loro benessere, si sentono ricambiate e rafforzano il legame con la tribù.

Esempi di Aziende di Successo con una Forte Cultura Tribale

I seguenti casi studio, ampiamente documentati e discussi nella letteratura specialistica, rappresentano esempi emblematici di aziende che hanno sviluppato una solida cultura tribale.

  • Google

Google è spesso citata come esempio di azienda che ha saputo creare una solida cultura tribale. Dall’attenzione per gli spazi di lavoro (uffici aperti e colorati) all’offerta di servizi interni (mense di alta qualità, aree relax, corsi di formazione continua), l’azienda ha posto il benessere organizzativo e l’innovazione al centro della propria strategia. I valori di autonomia, collaborazione e creatività sono costantemente ribaditi e promossi dalla leadership, creando un senso di appartenenza aziendale molto forte.

  • Patagonia

Patagonia è un marchio noto a livello mondiale per il suo impegno sociale e ambientale. La sua cultura organizzativa ruota attorno a valori come la sostenibilità, il rispetto per la natura e la responsabilità etica. L’azienda investe notevolmente in iniziative benefiche e incoraggia i dipendenti a partecipare ad attività di volontariato e di sensibilizzazione. Questo approccio radicato in valori aziendali forti crea una tribù aziendale coesa e fortemente motivata. L’idea di “salvare il pianeta” non è solo uno slogan: è una mission che ispira ogni collaboratore a fare la propria parte, aumentando l’engagement dipendenti.

  • Zappos

Zappos, piattaforma di e-commerce specializzata nelle calzature e acquisita da Amazon, ha costruito la propria fama su una cultura che mette il cliente al centro, ma anche sul costante coinvolgimento dei dipendenti. L’azienda è nota per i suoi valori, come l’umiltà, il divertimento e lo spirito di squadra. Il programma di onboarding prevede attività di formazione e integrazione che fanno percepire subito ai nuovi assunti la peculiarità della cultura interna. Grazie a un management efficace e a iniziative di team building, Zappos è riuscita a creare un clima aziendale basato sulla fiducia reciproca e sulla trasparenza.

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Consigli Pratici per HR Manager

In qualità di HR manager, hai il compito di progettare e implementare politiche e processi che favoriscano la nascita e lo sviluppo di una tribù aziendale. Di seguito alcuni consigli pratici:

  • Assessment della Cultura

Prima di intraprendere qualsiasi azione, è utile realizzare un assessment della cultura esistente. Interviste, sondaggi interni e focus group ti aiuteranno a comprendere come i dipendenti percepiscono la cultura organizzativa, quali sono i valori prevalenti e quali elementi necessitano di miglioramento.

  • Definizione o Revisione dei Valori Aziendali

Se i valori non sono chiari o risultano obsoleti, è il momento di definirli o aggiornarli. Coinvolgi i leader e, se possibile, una rappresentanza di dipendenti in questo processo. Un set di valori aziendali credibile e condiviso è la base per costruire una cultura tribale solida.

  • Onboarding Strutturato

Un programma di onboarding ben progettato consente di trasmettere sin dal primo giorno la visione e i valori dell’azienda. Prevedi momenti di affiancamento con colleghi esperti, sessioni di formazione specifiche e occasioni di team building. Fai in modo che i nuovi arrivati si sentano subito parte integrante della tribù aziendale.

  • Iniziative di Team Building

Le attività di team building – che siano workshop, retreat, esperienze outdoor o semplici momenti di condivisione – contribuiscono a rafforzare i legami tra i membri del gruppo. Scegli iniziative che rispecchino i valori aziendali e che possano stimolare la cooperazione e la creatività.

  • Programmi di Welfare Aziendale e Benessere Organizzativo

Il welfare aziendale è un elemento strategico per incrementare il senso di appartenenza aziendale. Offrire benefit personalizzati (assicurazione sanitaria integrativa, buoni pasto, flessibilità oraria, servizi di supporto psicologico) e spazi di socializzazione migliora il benessere organizzativo e riduce lo stress. Un ambiente in cui i dipendenti si sentono supportati e valorizzati favorisce la costruzione di una solida cultura tribale.

  • Strumenti di Misurazione dell’Engagement

Monitora costantemente l’engagement dipendenti attraverso sondaggi periodici, colloqui individuali e analisi di indicatori come il tasso di turnover e l’assenteismo. In questo modo, potrai misurare i risultati delle azioni intraprese e pianificare ulteriori miglioramenti.

  • Employer Branding e Comunicazione Esterna

Infine, non dimenticare l’importanza dell’employer branding. Una cultura tribale forte dev’essere comunicata anche all’esterno, sui social media, durante fiere e congressi, e in tutte le occasioni di incontro con possibili candidati o stakeholder. Questo aumenta l’attrattività dell’azienda e contribuisce a costruire un clima aziendale riconosciuto come positivo anche al di fuori dei suoi confini.

L’Importanza dell’Investimento nella “Tribù” per il Successo a Lungo Termine

In definitiva, creare e coltivare una tribù aziendale richiede tempo, impegno e una visione strategica che parte dalla leadership aziendale e si estende fino a tutti i livelli dell’organizzazione. Un management efficace è fondamentale per tradurre in pratica i principi e i valori stabiliti dal top management. L’HR manager, da parte sua, gioca un ruolo cruciale nel progettare e implementare politiche, processi e iniziative che favoriscano la nascita di una solida cultura tribale.

I benefici di un forte senso di appartenenza aziendale e di un elevato engagement dipendenti si riflettono non solo sui risultati economici, ma anche sulla capacità di attrarre e trattenere i talenti, sull’innovazione e sulla creatività che animano l’organizzazione. Le aziende di successo come Google, Patagonia e Zappos dimostrano che un ambiente di lavoro basato sulla condivisione dei valori, sulla fiducia e sul supporto reciproco può fare la differenza nel lungo periodo.

Se desideri consolidare la tua tribù aziendale, inizia con un’analisi approfondita della cultura organizzativa attuale, lavora sui valori aziendali e assicurati che questi siano compresi e vissuti da tutti i collaboratori. Non trascurare l’importanza di un onboarding accurato e di programmi di welfare aziendale che tengano conto del benessere organizzativo. Ricorda che la coerenza fra ciò che si dichiara e ciò che si pratica è la chiave per costruire una cultura autentica e duratura.

Accedi alla checklist per valutare la cultura tribale della tua azienda.

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Bibliografia e Sitografia

 

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Risorse aggiuntive

Letture consigliate

Sebastian Junger, “Tribù. Ritorno a casa e appartenenza”, LEG, 2018 – Junger analizza il profondo bisogno umano di appartenenza e le conseguenze della sua mancanza nella società moderna, con un focus sul ritorno dei veterani di guerra alla vita civile. Questo libro offre una prospettiva sociologica e psicologica che arricchisce la comprensione del concetto di “tribù” e della sua importanza per il benessere individuale e collettivo, fornendo un ottimo parallelismo con il contesto aziendale.

Seth Godin, Tribù. Il mondo ha bisogno di un leader come te, ROI, 2022 – Questo libro è un classico del marketing e del management che ha reso popolare il concetto di “tribù” nel contesto aziendale. Godin analizza come le persone si uniscono attorno a idee e leader che le ispirano e come le aziende possono creare “tribù” di clienti e dipendenti fedeli. È una lettura più orientata al business e al marketing rispetto a Junger, ma complementare.

Zygmunt Bauman, Voglia di comunità, La Terza, 2003 – Bauman studia il desiderio, spesso inconscio, di appartenenza a una comunità in un mondo caratterizzato da individualismo, incertezza e precarietà (la cosiddetta “modernità liquida”). Questo libro offre una chiave di lettura sociologica molto interessante per comprendere il perché le persone cercano un senso di appartenenza anche nel contesto lavorativo.

Frederic Laloux, Reinventare le organizzazioni. Come creare organizzazioni ispirate al prossimo stadio della consapevolezza umana, GueriniNext, 2022 – Laloux indaga diversi modelli organizzativi, culminando con le “organizzazioni teal” (organizzazioni evolutive), che si basano su autogestione, completezza e scopo evolutivo. Questo libro offre una visione radicalmente diversa del lavoro e della leadership, con esempi di aziende che hanno implementato con successo questo modello.

Daniel H. Pink, Drive. Cosa davvero guida la nostra motivazione, Ayros, 2022 – Pink esamina i fattori che motivano le persone al lavoro, andando oltre la semplice ricompensa economica. Questo libro offre spunti pratici su come creare un ambiente di lavoro che favorisca l’autonomia, la padronanza e lo scopo, elementi chiave per l’engagement.

 

 

 

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