welfare-aziendale

ADV

Col welfare aziendale aumenti e premi senza tagli per i dipendenti

di Welfare Company

welfare-aziendaleCon la Legge di Stabilità il Governo ha riformulato le norme che disciplinano l’erogazione di benefit e sostegni “economici” ai lavoratori di un’impresa, con l’obiettivo di sollecitare le imprese stesse ad attivare nuove politiche di conciliazione vita-lavoro e d’incentivazione alla produzione.

In Italia si sta finalmente assistendo a un grande sviluppo del welfare aziendale e ciò grazie agli interventi di aziende “illuminate”, pronte a sollecitare, attraverso politiche di conciliazione e con l’introduzione degli incentive benefit, effetti positivi sia sulla serenità dei propri dipendenti, sia sul clima aziendale e sulla produttività di tutto il team. 

Il secondo welfare si sta trasformando in un mercato a tutti gli effetti. Un mercato che cresce, attrae capitali e crea posti di lavoro. Non stupisce, quindi, la crescita del numero di aziende fornitrici di welfare.

L’ultimo rapporto sul secondo welfare del Centro Einaudi conferma che il settore è in crescita, oggi più di un’azienda su quattro lo inserisce nella contrattazione di secondo livello (dato Istat), la stessa su cui spinge la legge di Stabilità.

Il sostegno a queste aziende e a tutte le imprese che intendono adottare politiche di welfare al proprio interno, viene oggi proprio dal governo, che con l’ultima Legge di Stabilità ha reso più facile e conveniente “premiare” i dipendenti con servizi e beni di welfare aziendale: contributi per le spese scolastiche e sanitarie, assistenza ai familiari, acquisto di prodotti alimentari, a seconda delle esigenze personali.

Il vantaggio è duplice: per l’azienda che il welfare “fatto in casa” non ce l’ha; per il dipendente, che ha piena libertà di scelta nel decidere quale servizio farsi rimborsare, senza che debba esistere per forza una convenzione tra l’azienda e la struttura prescelta (per esempio un nido).

Da quest’anno, i dipendenti possono richiedere il loro premio di produttività/aumento retributivo sotto forma di voucher, con prestazioni di welfare, che sono completamente esenti da tassazione.

La manovra prevede, infatti, l’esenzione IRPEF per prestazioni e servizi di welfare che potranno essere inserite nelle contrattazioni aziendali con detassazione fiscale e contributiva integrale. 

ADV

Il nuovo regime fiscale, dunque, favorisce la spinta all’utilizzo dei VUSP, i voucher universali per i servizi alla persona, nell’ambito dei piani di welfare aziendale.

Questi, ad esempio, possono essere utilizzati dalle giovani mamme per pagare la badante, la baby-sitter o l’asilo del proprio figlio o anche per l’assistenza domiciliare agli anziani.  

Ma il welfare aziendale non si concretizza soltanto in contribuiti integrativi allo stipendio dei dipendenti.

Politiche di work-life balance, per esempio, se ben integrate nei piani aziendali, sul lungo termine possono risultare molto più efficaci dei premi in denaro.

È il caso di tutte quelle aziende che hanno deciso di introdurre la figura del maggiordomo aziendale, per assicurare ai dipendenti un’accresciuta libertà, benessere e più tempo libero da dedicare a famiglia e figli. 

La figura del maggiordomo aziendale, in alcuni casi 2.0, consente ai dipendenti di prenotare via web e via smartphone servizi di baby-sitter, disbrigo pratiche poste, lavanderia, ritiro analisi e farmaci, dog-sitter, spesa ecc. 

Insomma, il punto è offrire un pacchetto completo alle aziende che il welfare non l’hanno ancora pensato, o l’hanno implementato solo in parte, magari fermandosi ai servizi più tradizionali quali la contribuzione pensionistica o la cassa sanitaria integrativa. 

Il welfare aziendale sarà sempre più considerato dalle aziende un servizio da acquistare come un altro; alla stregua, di un piano telefonico.

Servizi da utilizzare come leva per rafforzare in maniera significativa il legame tra impresa e collaboratori, con tutto ciò che comporta in termini di qualità del lavoro e ottimizzazione del clima organizzativo. 

Bibliografia consigliata

Welfare Company
Welfare Company è la prima ed unica Azienda, a capitale interamente italiano, specializzata nell’allestimento e nella gestione dei servizi di supporto per il Welfare Pubblico, il Welfare Aziendale e il Welfare Territoriale. Principali ambiti operativi: – Emissione di Titoli di Servizio per Enti Locali, ASL, Onlus (Voucher Sociali, Buoni Bebè, Family Voucher, Buoni Acquisto) – Emissione di Voucher motivazionali per le Aziende (Voucher Incentive, Buoni Regalo e Voucher di conciliazione) – Creazione sul territorio di Reti di Punti di Servizio Affiliati – PSA – in ambiti diversificati e coerenti ai programmi di Welfare (commercio, servizi, Terzo Settore, privato sociale) – Soluzioni informatizzate per la rilevazione dei dati e la gestione dei servizi di assistenza domiciliare e residenziale – Consulenza operativa per la costruzione di Piani di Welfare Aziendale – Accordi-Quadro nazionali con le principali organizzazioni d’Impresa per l’accesso ai servizi di Welfare a condizioni agevolate – Gestione di programmi di flexible benefits su piattaforma web dedicata Welfare Company è una Società di QUI! Group S.p.A., leader del settore dei Titoli di servizio, dei sistemi di loyalty, del convenzionamento di merchant, della monetica e degli strumenti di pagamento con oltre 700.000 Clienti finali quotidianamente serviti.

Precursore sul mercato italiano del welfare è QUI! Group, gruppo guidato da Gregorio Fogliani, che dai buoni pasto ha diversificato la propria offerta, con la creazione di Welfare Company, prima azienda italiana specializzata nella costruzione di piani di welfare per imprese e PA.

È proprio per far fronte alle singole esigenze dei lavoratori che Welfare Company ha lanciato MyWelfare, una piattaforma web di servizi di welfare “chiavi in mano” con la quale il dipendente può decidere come spendere la quota stanziata dalla propria azienda per i servizi di welfare. Si tratta, in sostanza, di un e-voucher via web con cui rimborsare, per esempio, i libri di scuola o i servizi di cura per l’infanzia (nido, materna), o ancora gli abbonamenti in palestra, l’assistenza sanitaria integrativa, i servizi di pulizia o di assistenza anziani. 

Welfare Company ha poi introdotto sul mercato la welfare card, una carta sconti prepagata, accettata ovunque nel circuito MasterCard che, in Italia, dispone anche di una rete di 30.000 negozi convenzionati (circuito TornaQUI! Sconti) in grado di assicurare un forte risparmio agli utilizzatori grazie alla modalità di erogazione sconti in cashback. I possessori della carta ottengono, infatti, riaccrediti in denaro compresi tra il 5% e il 30% dell’ammontare degli acquisti effettuati utilizzando welfare card, avvalendosi, così, di una soluzione semplice e flessibile per l’aumento del potere di acquisto. Nel settore cultura, invece, c’è la possibilità di usufruire di un coupon, QUI! Cultura, con cui accedere a musei, cinema e teatri e parchi divertimento con una riduzione sul biglietto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *