Il bilancio delle competenze e le sue fasi
Il Bilancio di Competenze è un percorso di consulenza individuale che consente alla persona di riflettere sulla propria situazione professionale, al fine di autoriconoscere le competenze acquisite nei diversi contesti di vita, affinché si possa progettare un inserimento o reinserimento lavorativo oppure per sviluppare la propria professionalità.
Il percorso è l’occasione per ripercorrere e valorizzare le proprie esperienze professionali e di vita, che consente di mettere a fuoco le proprie conoscenze e competenze ed individuare un obiettivo professionale più concreto e definito cosi da poter elaborare e definire un vero e proprio piano di azione con tempi e modalità di perseguimento dell’obiettivo delineato.
I destinatari di tale percorso possono essere i lavoratori alla ricerca di uno sviluppo professionale e di carriera, i disoccupati impegnati nella ricerca di nuove opportunità o che intendono reinserirsi nel mondo del lavoro dopo un periodo di lontananza volontaria o semplicemente chiunque senta la necessità di una valutazione più approfondita e guidata sul proprio percorso professionale.
Durante questo processo il beneficiario dell’intervento, progetta con il proprio consulente un piano d’azione che consente di:
- elaborare una strategia d’azione;
- definire un percorso di formazione per sviluppare nuove competenze.
Al termine del percorso il soggetto disporrà:
- di un documento di sintesi redatto dal consulente di bilancio corredato da una scheda descrittiva che presenta l’elenco delle competenze possedute e del progetto professionale e/o formativo messo a punto durante il percorso;
- di un portfolio di competenze.
LE FASI PROCEDURALI DEL PERCORSO DEL BILANCIO DELLE COMPETENZE
Il percorso del Bilancio delle Competenze si articola in tre fasi fondamentali aventi ognuna obiettivi specifici e collegate fra loro secondo una logica di circolarità; inoltre, può essere prevista, se l’organizzazione della struttura lo consente e compatibilmente con le esigenze del beneficiario, un’ulteriore fase detta di “follow up” che preveda azioni specifiche a sostegno dell’inserimento o reinserimento lavorativo, azioni di monitoraggio a distanza di sei – otto mesi dai risultati del bilancio e della realizzazione del progetto.
Esse sono:
- fase preliminare;
- fase centrale;
- fase conclusiva;
- follow up.
FASE PRELIMINARE: Nella prima fase, centrata sulla presentazione e l’accoglienza alla persona, ci si propone di analizzare, attraverso uno o più colloqui, la natura del problema e dei bisogni del soggetto al fine di rilevare la congruenza tra l’intervento, le attese e i bisogni della persona. Successivamente dopo aver verificato l’effettiva motivazione e l’adesione volontaria alla realizzazione del percorso, si stipula il patto di consulenza ove vengono esplicitati obiettivi, modalità e tempi dell’intervento.
FASE CENTRALE: È la fase del bilancio vero e proprio, centrata sul recupero, l’esplorazione, la valorizzazione e la rielaborazione in termini di trasferibilità delle competenze acquisite nelle esperienze di vita personali e professionali, allo scopo di costruire un progetto di sviluppo lavorativo e personale, congruente con gli interessi, competenze, valori e scelte di vita del beneficiario e aderente al contesto di riferimento. Tale fase consiste nell’elaborazione del bilancio delle competenze che prevede:
- Ricerca delle competenze (portfolio delle competenze, soft skills), profili e valori professionali;
- Valutazione delle prestazioni, del potenziale e del ruolo;
- Punti di forza e di debolezza.
FASE CONCLUSIVA: Al termine il consulente prepara e consegna al beneficiario un documento finale di sintesi che riassume come si è svolto il bilancio e quali sono i dati raccolti: le motivazioni che hanno dato inizio al percorso, le competenze e le risorse professionali e personali che si sono accumulate nelle diverse esperienze oggetto di recupero e di analisi, gli elementi principali del progetto professionale e/o formativo messo a punto e le relative tappe d’azione per la sua realizzazione. Si sottolinea che questo documento, così come il progetto professionale/formativo e il portfolio di competenze elaborati nel corso del bilancio, sono prodotti del percorso e restano di esclusiva proprietà del beneficiario che potrà decidere di condividerne alcune parti con la propria organizzazione.
FASE DI FOLLOW UP: Tale fase ha il duplice obiettivo di verificare gli esiti del bilancio delle competenze a distanza di tempo e la coerenza con le azioni concordate nella fase conclusiva del percorso di bilancio.
La durata di un Bilancio di Competenze può variare in relazione al tipo di beneficiario e all’obiettivo che ci si propone di raggiungere. Tuttavia a fronte dell’esperienza europea e in relazione all’osservazione sistematica della il gruppo di lavoro ritiene che un bilancio di qualità debba avere una durata minima di 16 ore fino ad un massimo di 24 ore, da realizzarsi nell’arco temporale di almeno due mesi. Queste ore includono le attività che il beneficiario svolge presso il centro in cui viene erogato il servizio di bilancio con l’équipe e le eventuali attività che il beneficiario svolge autonomamente. Sono escluse invece le attività di back office dell’équipe di bilancio.
Bibliografia consigliata:
- Il bilancio di competenze. Conoscere se stessi e capire le organizzazioni” Editore Carocci – 2004
- R. Gallo, D. Boerghi “Bilancio di competenze e assessment centre. Nuovi sviluppi: il development centre e il bilancio di competenze in azienda” Editore Franco Angeli – 2011
- Claude Lemoine “Risorse per il bilancio di competenze. Percorsi metodologici e operativi” Editore Franco Angeli – 2016
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