Sportello e benessere aziendale
Di Manuela Rossini – PEOPLEwellBe
Per benessere organizzativo si intende la capacità dell’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i lavoratori. Ciò richiede una maggiore attenzione alle necessità e alle aspettative dei dipendenti attraverso l’ascolto delle loro esigenze, la valorizzazione del loro potenziale e la gestione del loro eventuale disagio.
Il benessere psicofisico dei propri lavoratori è direttamente correlato al benessere aziendale e rappresenta dunque un fattore fondamentale da promuovere.
Per fare ciò, sulla base di quanto introdotto in materia dal d.lgs. 81/2008, le aziende possono introdurre diverse misure di promozione del benessere, prevenzione e contrasto al disagio psicosociale.
Lo sportello d’ascolto rappresenta un’opportunità sul versante della promozione della salute e del benessere, uno strumento molto importante sia per le organizzazioni sia per le persone che lavorano al loro interno in quanto migliora la salute organizzativa e di conseguenza la qualità delle prestazioni lavorative.
Nello specifico, lo sportello è un servizio di sostegno e di analisi inerente tutte le problematiche relazionali e non che ogni lavoratore si può trovare ad affrontare, quotidianamente, nel proprio contesto lavorativo. Consiste infatti in un servizio di ascolto, di comprensione e di analisi delle cause del disagio psicologico che si manifesta nell’ambito dell’esercizio del proprio ruolo professionale e rappresenta l’opportunità, fornita a tutti i lavoratori dell’azienda, di avere a disposizione un professionista in grado di offrire un opportuno sostegno per fronteggiare criticità emergenti che interferiscono con la produttività aziendale.
Dunque, lo sportello d’ascolto è un dispositivo che l’organizzazione può predisporre per contenere la sofferenza psicologica dei propri lavoratori, favorendo la manifestazione della stessa a fini risolutivi.
Infatti, attraverso il colloquio, condotto nel rispetto del segreto professionale e dell’etica deontologica, garantendo l’assoluta riservatezza, si offre ai dipendenti la possibilità, all’interno di uno spazio professionale, di analizzare e leggere la propria esperienza di disagio al fine di coglierne gli elementi causali soggettivi e organizzativi, individuando di conseguenza azioni future personali e/o organizzative per prevenire e fronteggiare le situazioni di disagio. Questo strumento non ha, nel contesto lavorativo, finalità diagnostiche o terapeutiche ma costituisce uno strumento psico-sociale che permette all’individuo, con l’aiuto dello psicologo e attraverso la riflessione sui dati emersi, di acquisire nuove informazioni su di sé finalizzate ad una corretta lettura della realtà personale e sociale e all’individuazione di strategie comportamentali idonee al suo percorso lavorativo, riacquistando inoltre motivazione ed energie per proseguire nel proprio lavoro.
Lo sportello dunque non si configura come uno spazio terapeutico ma piuttosto come un contesto psicoeducativo che permette di affinare ed implementare le proprie strategie mentali e comportamentali in particolare per la riduzione del malessere manifestato nell’ambiente di lavoro.
Attraverso l’ascolto si crea uno spazio in cui è possibile analizzare la propria esperienza di disagio al fine di prevenire e fronteggiare ulteriori situazioni di difficoltà, individuare i punti di forza e il proprio potenziale. L’individuo infatti può scoprire in sé la capacità di affrontare in modo diverso la questione che lo preoccupa, avendo a disposizione un diverso punto di vista e può acquisire un nuovo modo di pensare e di approcciarsi alla sua situazione, sviluppando capacità che non sa di possedere.
Sentendosi accolto, accettato, compreso, il lavoratore può ricominciare ad avere fiducia in sé stesso e riuscire a cogliere gli elementi soggettivi e organizzativi individuando una possibile via di soluzione alla situazione posta e ripensando le proprie risorse in un’ottica rinnovata.
Scopo di questo strumento è quindi quello di riorientare l’individuo in difficoltà e attivare le sue risorse e capacità soggettive valorizzando quindi quelle caratteristiche personali dei dipendenti che garantiscono un buon adattamento al contesto di lavoro.
Facilitare il superamento di eventuali situazioni problematiche, attraverso un approccio appositamente strutturato, agevola, infatti, una piena ripresa della quotidianità, sia sul piano personale che su quello professionale, con un beneficio sia per il singolo, in termini di autostima, che per l’azienda, in termini di recupero della produttività.
WELLBE Academy
La Promozione del Benessere nei contesti occupazionali presuppone che un’azienda si impegni ad offrire ai propri lavoratori opportunità per migliorare il proprio benessere personale e sociale e promuova iniziative di conciliazione famiglia lavoro nelle forme previste dalla legislazione.
Il team di PEOPLEwellBe, attraverso l’esperienza, le referenze nel benessere aziendale e nella conciliazione, le competenze psicologiche e la direzione scientifica, ha ideato il progetto WELLBE Academy al fine di affiancare le aziende nella scelta dei percorsi da intraprendere.
WELLBE Academy, progetto di promozione del benessere all’interno del contesto lavorativo, rappresenta una scelta non solo valoriale ma anche strategica.
Infatti, investendo nella cultura organizzativa, in formazione continua, in un ambiente positivo e motivante che offre occasioni di condivisione e supporto tra i dipendenti, aumentano la brand awareness e le opportunità di crescita dei propri collaboratori.
Il progetto è suddiviso in due percorsi, WELLBE Academy Benessere organizzativo e personale e WELLBE Academy Conciliazione famiglia-lavoro, fornendo così alle aziende la possibilità di scegliere quello che meglio risponde alle esigenze specifiche aziendali.
WELLBE Academy Benessere organizzativo e personale
WELLBE Academy Benessere organizzativo e personale si compone di buone pratiche volte a migliorare la promozione del benessere sul luogo di lavoro.
Le buone pratiche proposte sono l’Analisi di clima organizzativo per migliorare la motivazione e la soddisfazione, il Focus Group o Circle Time Group per favorire la collaborazione e la positiva gestione dei conflitti, la Formazione alla cultura del benessere e soft skill utili nel lavoro quotidiano e lo Sportello di ascolto, per tutti i dipendenti, in merito a diverse problematiche di natura privata o relative alla vita lavorativa.
Attraverso l’utilizzo di questionari anonimi vengono misurati il clima ed il benessere organizzativo al fine di individuare lo scarto fra le aspettative aziendali e le realtà vissute dai collaboratori. L’importanza di questa valutazione sta nella possibilità di progettare azioni di miglioramento mirate qualora lo scarto fosse elevato, generando delusione, mancanza di motivazione e senso di appartenenza con probabili conseguenti basse prestazioni lavorative. Ridurre questo scarto significa creare un buon clima aziendale e favorire di conseguenza l’impegno comune verso gli obiettivi dell’organizzazione.
Il Focus Group è invece un metodo di ricerca qualitativo, utilizzato al fine di favorire la collaborazione e la positiva gestione delle relazioni sul posto di lavoro attraverso una discussione di gruppo, condotta da un moderatore o facilitatore.
Questo metodo è strettamente connesso all’analisi di clima poiché permette di approfondire i risultati del questionario. Inoltre, osservando le dinamiche di gruppo nella quotidianità e il comportamento non verbale è possibile gestire i rapporti tra le persone ed eventuali situazioni conflittuali.
Per quanto riguarda la formazione, vengono proposti corsi che promuovono la cultura del benessere all’interno del contesto lavorativo, valorizzando i propri collaboratori e fornendo loro i mezzi per stare bene e lavorare al meglio.
Gli argomenti trattati spaziano da temi specifici come, ad esempio, diversity ed integrazione nelle comunità lavorative e gestione del tempo e delle priorità lavorative a temi più trasversali che coinvolgono la gestione delle emozioni e del conflitto in azienda, benessere psicologico e life balance.
WELLBE Academy Conciliazione famiglia-lavoro
Questo percorso di WELLBE Academy si compone di buone pratiche volte a promuovere la conciliazione famiglia- lavoro.
L’obiettivo è quello di offrire ai collaboratori sostegno e supporto nella gestione dell’equilibrio, delle difficoltà o dei disagi personali e relazionali che si trovano ad affrontare nella vita di tutti i giorni, oltre agli strumenti utili a conciliare gli impegni tra vita privata e vita lavorativa.
Nello specifico, vengono trattate due aree formative: la maternità e la genitorialità.
Formazione maternità si rivolge alle donne che stanno andando o rientrano dalla maternità. Prevede, infatti, corsi che trattano tematiche specifiche di questo momento essenziale della vita della donna, con l’obiettivo di avviare un percorso di riflessione su sé stesse e su cosa significhi essere madre, cercando di dare una risposta a tutti quegli interrogativi che comporta l’essere mamme lavoratrici.
Per questo i corsi proposti sono:
- Essere madre: dal desiderio al concepimento, coniugando lavoro e vita privata
- Diventiamo mamme! Diritti e doveri legati alla maternità
- La depressione post-partum: che cos’è, come riconoscerla e curarla
- Il rientro al lavoro dopo la maternità: come gestire le nuove responsabilità, il carico emotivo e i sensi di colpa
- Conciliazione famiglia-lavoro: gli strumenti della normativa.
Formazione genitorialità affronta i temi dell’educazione dei figli e le tematiche della separazione/divorzio.
Tramite un percorso di condivisione e riflessione, quest’area approfondisce gli interrogativi e gli importanti cambiamenti, positivi e negativi, che l’essere genitori implica.
I corsi proposti sono:
- Essere genitori nel terzo millennio: come svolgere il proprio ruolo efficacemente
- Non capisco i comportamenti di mio figlio…Mi devo preoccupare?
- Essere genitore di un adolescente: esiste uno stile educativo vincente?
- Separazione, divorzio e gestione dei figli: gli aspetti legali
- Leadership al femminile: gioie e dolori della carriera, Disabilità e malattia in famiglia: come la normativa ci può aiutare.
Entrambi i percorsi, qualora i partecipanti sentissero il bisogno di confidarsi rispetto a situazioni private ma manifestassero una resistenza a farlo durante gli incontri in presenza, offrono la possibilità di rivolgersi in un secondo momento alle professioniste, rispettando il diritto alla riservatezza, tramite una consulenza individuale di sostegno e approfondimento online e mediante lo sportello di ascolto, erogato in forma di consulenza breve a natura orientativa, con finalità non terapeutiche.