COMUNICATO STAMPA
Italiani inguaribili romantici, ma non sul luogo di lavoro
Sono contrari a una relazione sul luogo di lavoro, pensano che potrebbe compromettere la qualità del proprio operato, e tenderebbero a nasconderla agli altri colleghi: il sondaggio di Jobrapido legato a S.Valentino svela il lato più riservato del nostro Paese.
Milano, 7 febbraio 2017. Relazione sentimentale tra colleghi o tra un dipendente e un superiore: come la pensano gli italiani a tal proposito? Sono favorevoli o tendono a sconsigliarla? Ritengono possa influire positivamente sul lavoro o che, all’opposto, possa essere controproducente?
In occasione di S.Valentino, Jobrapido, primo motore di ricerca di lavoro al mondo, attivo in 58 Paesi e con 35 milioni di utenti unici mensili e oltre 70 milioni di utenti registrati, lo ha chiesto a oltre 500 iscritti alla sua community, e i risultati hanno messo in luce come il luogo di lavoro sia ancora considerato “off-limits” per quanto riguarda la nascita di possibili relazioni amorose.
infografica Un Amore al Lavoro.pdf
La maggior parte degli italiani, infatti, si tiene alla larga da possibili relazioni sul luogo di lavoro: il 45% si dichiara decisamente contrario, mentre il 22% afferma di non averne mai avuta una, senza tuttavia escludere questa possibilità in futuro. Ad alcuni (il 14%) è capitato di avere un flirt, anche se “non si trattava di una relazione stabile”.
Oltre ad esserne contrario per principio, chi ha risposto alla survey pensa che una relazione di questo tipo possa addirittura influire negativamente sulla qualità del proprio lavoro (41%), mentre il 17% la reputa una possibile spinta positiva. Il 38% ritiene invece che avere una liaison con un collega non comporti necessariamente ripercussioni sul proprio operato.
In caso capitasse di innamorarsi di un collega, l’ufficio non è sicuramente l’ambiente dove vivere la relazione in modo sereno: Il 46% la terrebbe nascosta durante le ore lavorative per godersela al di fuori dell’ufficio, e il 22% cercherebbe di non rivelarla a nessuno. In caso di relazione seria, invece, il 24% ne parlerebbe liberamente con tutti.
La pausa pranzo rimane il momento in cui è più semplice approcciare i colleghi che suscitano particolari simpatie (35%), insieme alla normale routine lavorativa (35%) e ai momenti di convivialità aziendale come cene e feste aziendali (22%).
Collega o superiore? Il “capo” rimane una figura da considerare solamente sul piano professionale: al 63% non è mai capitato di vivere una relazione di questo tipo, e il 15% non la accetterebbe, temendo di condizionare eccessivamente il proprio operato.
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