L’Intelligenza Emotiva nei contesti organizzativi

 

L’Intelligenza Emotiva nei contesti organizzativi

di Manuela Rossini

Una definizione di Intelligenza Emotiva

I fautori del costrutto dell’Intelligenza Emotiva (I.E.) sono i professori John D. Mayer e Peter Salovey, i quali, in un articolo del 1990 intitolato “Emotional Intelligence”, la definiscono come “una forma di intelligenza sociale. L’Intelligenza Emotiva rappresenta l’abilità di monitorare i propri e altrui sentimenti ed emozioni, di operare una discriminazione tra di essi, ed utilizzare queste informazioni per guidare il pensiero e l’azione”. Secondo i due autori, l’I.E. attiva nell’individuo una regolazione riflessiva delle emozioni che aiuta a migliorare lo sviluppo emotivo e intellettuale.

  Essa è costituita da quattro abilità:

  1. burnoutPercepire le Emozioni: consiste nel riconoscere come ci si sente a livello emotivo. Include l’abilità di leggere l’espressione facciale di un’altra persona per comprendere maggiormente cosa sta provando;
  2. Usare le Emozioni: rimanda alla capacità di rilevare e generare emozioni e integrarle strategicamente per migliorare il pensiero, il problem-solving e la creatività;
  3. Comprendere le Emozioni: rappresenta l’abilità di comprendere la complessità delle emozioni e le loro cause, incluso il comprendere il perché si sente e si reagisce in un determinato modo;
  4. Gestire le Emozioni: consiste nell’attingere alle informazioni emotive riguardo noi stessi e gli altri per rispondere in maniera efficiente ed elaborare strategie che permettano di raggiungere risultati positivi. Ciò include il gestire le proprie paure e comportarsi in modo da mostrare attenzione e comprensione.

Daniel Goleman, ispirandosi ai due ideatori dell’I.E., approfondisce gli studi arrivando a definire l’Intelligenza Emotiva come “la capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle altrui, per motivare noi stessi, e per gestire bene le emozioni in noi stessi e nelle nostre relazioni”.

Intelligenza Emotiva: di cosa si tratta e quali sono i benefici?

L’intelligenza Emotiva rappresenta, dunque, l’uso intelligente delle emozioni. Essa è alla base delle capacità di un individuo di lavorare bene con gli altri, di gestire lo stress e di prendere decisioni efficienti: le persone dotate di I.E., infatti, sono in grado di connettersi e comunicare tra di loro in maniera maggiormente efficace di gestire pressioni e conflitti in maniera funzionale.

Le persone dotate di I.E. riconoscono le emozioni che guidano il pensiero e il comportamento e le usano per generare risultati efficienti e stati d’animo positivi, sono infatti, in grado di trasformare paure e preoccupazioni in opportunità e sfide costruttive. Sono, inoltre, maggiormente in grado di valutare accuratamente le situazioni, di calibrare e fornire adeguate risposte ai problemi e di guardare le cose in prospettiva. Dal punto di vista relazionale, riescono a comprendere e andare incontro in misura maggiore ai bisogni di altre persone, costruendo relazioni che ispirano produttività e dedizione.

Perché è importante essere dotati di Intelligenza Perché è importante essere dotati di Intelligenza Emotiva nei contesti organizzativi?Emotiva nei contesti organizzativi?

Una grande quantità di ricerche condotte negli ultimi anni mostra come l’Intelligenza Emotiva, più della conoscenza, determini l’efficacia individuale e esiti lavorativi di successo.

Diverse ricerche hanno dimostrato come lo sviluppare e integrare l’I.E. in un contesto organizzativo, abbia un grande impatto aziendale rispetto a diverse dinamiche organizzative:

  • Leadership e coinvolgimento dei dipendenti: un leader con buone competenze emotive hanno un grande impatto sul coinvolgimento dei dipendenti, i quali si sentono maggiormente accuditi da un supervisore, credono che il proprio datore di lavoro sia preoccupato del loro sviluppo e ricevono riconoscimenti o lodi stimolanti;
  • Teamwork: i project manager e i professionisti della tecnologia con alti livelli di I.E. migliorano il lavoro di squadra e gestiscono eventuali conflitti in maniera più efficace
  • Performance individuale: un recente studio realizzato dall’Università di Economia di Londra ha scoperto che i commercianti con alte performance possiedono un’alta I.E. e prendono migliori decisioni;
  • Clima organizzativo: uno studio condotto nei confronti della società “PepsiCo” ha mostrato come, reclutando manager promotori di I.E., questa organizzazione abbia generato maggiore produttività aziendale (il 10% in più), minor turnover (l’87% in meno) e il 1000% di rendimento degli investimenti prodotti;
  • Fidelizzazione dei clienti: gli studi condotti dalForum Corporation sulle società di produzione e di servizi hanno dimostrato che il 70% delle cause per cui i clienti decidono di non affidarsi più ad un’azienda è dovuto a fattori emozionali e di tipo relazionale.

Intelligenza Emotiva nei contesti organizzativi?Emotiva nei contesti organizzativi Alti livelli di I.E. – nei leader, negli addetti alle vendite, nei fornitori di servizi professionali o qualsiasi lavoro si basi sull’interazione con le persone – aumentano quindi l’efficacia individuale e organizzativa.

L’I.E è sempre più vista come essenziale e strategica all’interno di un contesto lavorativo: molte società a livello globale stanno infatti cercando di inserirla all’interno della loro struttura organizzativa, per assicurare alte performance e migliorare l’intelligenza delle persone.

Come si può sviluppare maggiormente Intelligenza Emotiva?

Una credenza comune rispetto al tema dell’Intelligenza Emotiva è pensare che essa sia un’abilità con cui si nasce; ci sono infatti individui che riescono a sintonizzarsi naturalmente con ciò che gli altri provano, facendoli sentire a loro agio. Altri individui, invece, non riescono a mettere in atto spontaneamente comportamenti simili. 

L’I.E., in realtà, può essere imparata e sviluppata nel corso del tempo. Esistono, infatti, specifici programmi di formazione che aiutano a svilupparla e/o intensificarla: essi hanno mostrano di riuscire a migliorare l’I.E. e le performance di molteplici professioni quali, ad esempio, consulenti finanziari, direttori di vendite al dettaglio, consulenti HR, esperti tecnici.

Gli interventi formativi più efficaci sono quelli che integrano l’I.E. all’interno della cultura organizzativa di un’azienda. I migliori risultati di questi programmi si ottengono quando gli esperti che supportano gli interventi e i partecipanti stessi sono motivati dal connettere benefici personali e professionali che una maggior I.E. procurerà. Quando i risultati di questi programmi sono discussi con professionisti qualificati e sono integrati nei propri piani di sviluppo professionale, individui e team guadagnano maggiore autoconsapevolezza e migliori strategie che possono essere integrate nella vita sia lavorativa che quotidiana.

 

Manuela Rossini
PEOPLEwellBe Risorse Umane e Benessere Organizzativo.
Manuela Rossini, Psicologa del Lavoro, Responsabile di PEOPLEwellBe - Risorse Umane e Benessere Organizzativo. Da anni si occupa di migliorare vita del lavoratore in azienda, attraverso progetti di Assessment, Training, Education & Welfare che favoriscono lo sviluppo e le potenzialità delle Risorse umane, la Salute psicologica e la promozione del Clima e del Benessere organizzativo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *