Perché è importante dotarsi un software HR per lo sviluppo dei talenti in azienda
L’intervista completa a Martina Armanini – HR Consultant di Factorial
di Factorial – Exclusive Partner di RisorseUmane-HR.it
Luglio 2024 In ambito HR, sempre più spesso si sente parlare dell’importanza del talent management e di come politiche volte a assumere, valorizzare e formare le migliori risorse sul mercato abbiano benefici visibili sulla crescita aziendale.
Una corretta pianificazione della gestione dei talenti in azienda si sta imponendo, con il passare degli anni, come una necessità non più trascurabile da tutte le PMI che abbiano l’ambizione di crescere e di imporsi sul mercato.
Reclutare i migliori talenti, pianificarne la crescita in azienda, studiare programmi di formazione personalizzati e valutare le performance dei dipendenti sono processi ormai fondamentali, ma anche complessi da applicare. Proprio per questo, gli HR Manager hanno, con il tempo, iniziato a implementare l’utilizzo di strumenti digitali per ottimizzare tutte le fasi del talent management.
Dall’utilizzo di ATS per il recruiting al tracciamento delle performance review, noi di Factorial crediamo che una digitalizzazione efficace sia assolutamente indispensabile per la gestione del talento (ma anche per tutti i processi HR).
Ne abbiamo parlato con Martina Armanini, la nostra HR Consultant, che dopo anni di esperienza nell’ambito delle risorse umane, ora aiuta le aziende clienti di Factorial a implementare piani strategici per lo sviluppo delle risorse umane, anche in ambito di Talent Management.
Qual è, nello specifico, il tuo ruolo all’interno di Factorial?
Dopo anni di esperienza in risorse umane, da Factorial mi occupo di consulenza, proprio in questo settore.
Nello specifico, faccio da ponte tra le imprese che usano Factorial, o che stanno implementando ora questo HR Software, e i nostri strumenti.
Questo vuol dire che spiego ai nostri clienti come utilizzare tutte le potenzialità della piattaforma per strutturare processi di HR più efficienti.
Possiamo dire che agisco su due fronti: intervengo sul lato strategico spiegando alle aziende come migliorarli e poi guido loro ad applicarli nella piattaforma.
Secondo la tua esperienza, ogni azienda ad oggi usa un software HR? Anche le più piccole?
Basandomi sulla mia esperienza nelle risorse umane, ho potuto notare come, negli ultimi anni, anche le piccole imprese hanno iniziato ad implementare sempre di più l’utilizzo di HR Software.
Se prima erano soprattutto le grandi imprese a sfruttare software per facilitare il lavoro del dipartimento delle risorse umane, adesso anche aziende più piccole approcciano la digitalizzazione.
L’idea di implementare un Software HR inizialmente spaventava le piccole imprese perché è una spesa in più da tenere in conto, ma ci si sta rendendo conto che l’investimento ha dei benefici davvero enormi sul lavoro delle risorse umane, aiutando a prevenire errori costosi e permettendo di risparmiare tempo prezioso.
Normalmente, le aziende più piccole si inseriscono in questo mondo concentrandosi prima sui moduli più importanti, come ad esempio la gestione di onboarding/offboarding, di recruitment e di time management.
Ho potuto vivere i benefici delle digitalizzazione proprio nel corso della mia carriera, quando anni fa, nella startup in cui lavoravo, è stato implementato un software HR che ha semplificato in maniera netta il nostro lavoro, impattando soprattutto, oltre alle attività amministrative, il modo in cui gestivamo le fasi della selezione del personale, l’onboarding e l’accesso ai documenti.
Parliamo nello specifico di talent management. In che modo un Software aiuta gli HR in relazione a questo settore?
Uno dei valori aggiunti che offre un software HR e anche l’esigenza più immediata a cui risponde riguarda il recruiting. Dal punto di vista pratico, infatti, i processi di reclutamento del personale sono i più dispendiosi in quanto a tempo e risorse.
Nelle mie esperienze passate, ad esempio, mi è capitato di dover utilizzare più software per svolgere le diverse fasi dell’assunzione: uno per il recruiting, uno per l’onboarding e per la gestione dei documenti del candidato. Questo, oltre a portarmi via tanto tempo e ad obbligarmi a giostrarmi su più piattaforme, ha anche avuto problematiche di effettiva scalabilità dei processi e di tracciamento delle varie fasi.
C’è da dire, soprattutto, che software come Factorial sono estremamente semplici da utilizzare, quindi ti permettono già da subito di usarli al meglio e di ottimizzare i processi, oltre che a conservare tutte le informazioni in un unico posto.
Inoltre, il beneficio di processi efficienti e intuitivi sta anche nella percezione che il candidato ha dell’azienda, fondamentale in ottica di employer branding.
Che intendi quando parli di employer branding in relazione al recruiting?
Ci tengo a specificare che ad oggi non si può più ragionare come facevano le imprese anche soltanto 10 anni fa. Il mercato del lavoro è cambiato e continua a cambiare velocemente.
Non sono più le aziende a scegliere il migliore candidato, ma anche il talento a scegliere la migliore azienda per lui, anche in base ai suoi valori. Per questo motivo i candidati devono essere attratti e devono avere da subito una buona impressione di chi hanno davanti. Bisogna pensare in un modo più scalabile nel tempo e più volto al futuro.
Spesso mi interfaccio con clienti che confondono avere un software HR per il recruiting con l’avere una subscription a LinkedIn.
In realtà, Job Boards (come ad esempio LinkedIn o Indeed) e software come Factorial sono sistemi complementari. Factorial, ad esempio, ti permette di creare un’offerta di lavoro e pubblicarla su tutte le piattaforme che preferisci, rimandando il candidato alla tua Career page nel momento dell’invio della candidatura.
Al giorno d’oggi, pubblicare un’offerta di lavoro su un singolo Job portal è limitante. In primis perché avere tutti i curricula dei candidati sul mio software mi permette di gestire i talenti migliori e, magari, tenere i loro profili per offerte future. Ma poi, perché, senza un software ben organizzato, è molto più complicato garantire ai candidati una candidate experience positiva.
Se ho diverse candidature su diverse piattaforme, sarà difficile inviare email personalizzate per tutti gli applicanti e molto più probabile che qualcuno non riceva risposta.
A rimetterci è la reputazione dell’azienda stessa, che potrebbe essere percepita come non curante o poco attenta ai talenti.
Le aziende stanno iniziando a valutare l’utilizzo di software HR anche per altre fasi della sfera talent management in sé per sé? Che tipo di vantaggi ha?
Sì, vedo l’interesse di molti dei nostri clienti, anche di aziende più piccole, di approcciarsi al nostro prodotto per gestire lo sviluppo di un dipendente all’interno dell’impresa e avere una struttura che possa essere intuitiva facile, ma anche organizzata. Il mercato va proprio in quella direzione.
Per avere i risultati migliori bisogna saper misurare le performance in maniera oggettiva, ma soprattutto avere dipendenti soddisfatti e motivati.
Tutto il lato di performance, come ad esempio la felicità dei dipendenti o il loro livello di coinvolgimento a volte è molto difficile da captare per i manager.
Avere un software strutturato, che ha metriche oggettive e che ti permette di misurare il coinvolgimento, la felicità, la motivazione e la partecipazione dei tuoi dipendenti è una svolta al futuro.
Se vedi, attraverso i dati raccolti nel software, un calo della soddisfazione all’interno dell’azienda, puoi intervenire e adottare misure per avere dipendenti più felici, più motivati e che siano più propensi a parlare bene dell’impresa.
Inoltre, raccogliere tutti i dati relativi alle performance ti permette anche di mantenere uno storico nel caso in cui, ad esempio, un team dovesse cambiare manager.
Il nuovo manager potrà avere da subito una visione completa del team basandosi sui dati conservati nel software relativi alla misurazione della performance e le risposte date dal dipendente nei sondaggi.
Quale può essere il valore aggiunto di Factorial per un’azienda che vuole approcciarsi all’utilizzo di un Software HR per migliorare il suo talent management?
Proprio in questo settore si inserisce il progetto di consultancy che è stato lanciato da poco e di cui faccio parte.
Factorial offre ai propri clienti la possibilità di creare, insieme ai consulenti, piani strategici nei settori di HR, Finance e Payroll. Uno dei nostri prodotti stella è proprio il modulo del software che riguarda il Talent Management.
Nel mio lavoro quotidiano vedo un interesse sempre maggiore delle aziende, anche più piccole, a strutturare percorsi per implementare strategie efficaci per il management dei talenti in azienda.
Ad esempio, mi trovo di frequente a parlare con clienti che vogliono migliorare l’esperienza dei loro dipendenti e misurarne le performance, ma non sanno da dove partire.
Per questo, collaboro con loro per aiutarli a strutturare una Performance Review o dei sondaggi per misurare il coinvolgimento, come ad esempio l’eNPS, identificando le aree su cui focalizzarci e studiando le migliori domande da inserire nei formulari.
Non solo, sfruttare un servizio di consulenza permette anche di avere una visuale esterna sull’andamento del mercato e sulle best-practices utilizzate per implementare strategie efficaci lato HR.
Per finire, ci puoi svelare qualche trend del mondo del talent management particolarmente efficace?
Come per quasi tutti gli altri settori, anche nelle risorse umane il trend del momento è quello dell’implementazione dell’intelligenza artificiale.
Ai nostri clienti dico che l’intelligenza artificiale è uno strumento, non un decision maker.
L’intelligenza artificiale, infatti, permette di avere strumenti più oggettivi per prendere decisioni e ti permette di creare processi standardizzati per giustificare le scelte che ti trovi a prendere sul lavoro. Non è un autopilota, ma un co-pilota.
Ad esempio, sfruttare l’AI in fase di recruiting ti aiuta a eliminare unconscious bias in fase di selezione.
Factorial applica proprio questa linea di pensiero. Nell’integrazione AI del nostro sistema di ATS per il recruiting, per esempio, il nostro tool supporta i nostri clienti:
- Estraendo le informazioni rilevanti dai CV e contrassegnandole automaticamente con le abilità e le competenze del candidato.
- Ottimizzando il pool di talenti per scoprire chi è idoneo per una determinata posizione aperta
- Trovando i candidati perfetti tra quelli che hanno applicato con un sistema di ricerca semantica.
Ogni tool specifico che include l’AI è stato studiato per fornire un supporto agli HR Manager ma non per sostituirli nel processo decisionale.
Exclusive Partnership
Factorial, il software per le risorse umane più utilizzato in Spagna, grazie alla partnership con RisorseUmane-HR.it offre un supporto dedicato e tariffe esclusive a tutti i suoi utenti. Scopri i vantaggi …