Le Green Skills Scarseggiano: Sfide e Opportunità per il Futuro del Lavoro
La Scarsità di Competenze Green e la Crescita dei Green Jobs
di LinkedIn
Milano, 29 novembre 2023 – Secondo un nuovo report di LinkedIn[1], c’è una notevole carenza di competenze legate alla sostenibilità nel mercato del lavoro globale. Questo dato emerge in un momento cruciale, mentre i leader mondiali si riuniscono per COP28 per discutere le politiche climatiche future. Il report evidenzia che, nonostante un aumento significativo delle assunzioni di professionisti nel settore della sostenibilità, la forza lavoro attuale non è sufficientemente qualificata per soddisfare la crescente domanda di green jobs.
Divario di Genere e la Necessità di Una Formazione Inclusiva
Un aspetto preoccupante rivelato dal report è il divario di genere nelle competenze green: solo il 10% delle donne possiede competenze o esperienze in questo ambito, rispetto al 16% degli uomini. Ciò evidenzia l’urgenza di promuovere un accesso più equo alla formazione e alle opportunità lavorative nel settore della sostenibilità, specialmente per le donne.
Crescita nel Settore delle Energie Rinnovabili e Declino dell’Oil & Gas
Il settore delle energie rinnovabili ha visto un aumento del 26% della forza lavoro in 26 paesi, contrastando il calo delle assunzioni nel settore Oil & Gas. Questo cambia il panorama occupazionale, con un maggior numero di professionisti che si orientano verso carriere più sostenibili.
Iniziative di LinkedIn per Supportare la Transizione Green
In risposta a queste sfide, LinkedIn ha lanciato una serie di corsi di apprendimento gratuiti e eventi dedicati per aiutare chi cerca lavoro a intraprendere una carriera green. Il report suggerisce che è essenziale investire nella formazione e nella riqualificazione dei lavoratori per colmare il divario di competenze e sostenere la transizione verso un’economia più verde.
Conclusioni e Azioni Future
La carenza di competenze green rappresenta una sfida significativa ma anche una grande opportunità. Per raggiungere gli obiettivi climatici e favorire una transizione equa, è fondamentale che governi, aziende e professionisti lavorino insieme per sviluppare le necessarie competenze green. L’accento deve essere posto su politiche inclusive che consentano a tutti, indipendentemente dal genere, di partecipare attivamente al cambiamento verso un futuro più sostenibile.
***
LinkedIn-COP28-29.11.03.pdf
LinkedIn
LinkedIn connette i professionisti nel mondo per renderli più produttivi e di successo e trasforma il modo in cui le aziende assumono, imparano, fanno marketing e vendono. La nostra visione è quella di creare opportunità economiche per ogni membro della forza lavoro globale attraverso il continuo sviluppo del primo Economic Graph al mondo. LinkedIn ha più di 900 milioni di membri, dei quali 17 milioni in Italia, e uffici in tutto il mondo.
Il report di LinkedIn evidenzia una carenza di competenze green nel mercato del lavoro globale, con una particolare disparità di genere che richiede azioni urgenti per promuovere l’uguaglianza di opportunità. Oltre a concentrarsi sul divario di genere, dovremmo considerare però anche altre forme di marginalizzazione, come la razza e l’etnia, per garantire un approccio intersezionale alla formazione e alle opportunità lavorative nel settore della sostenibilità.
Inoltre, l’innovazione tecnologica gioca un ruolo cruciale nel plasmare il futuro del lavoro verde. Dobbiamo esaminare attentamente come l’intelligenza artificiale e l’automazione potrebbero influenzare le prospettive di lavoro nel settore della sostenibilità e preparare adeguatamente la forza lavoro per queste sfide emergenti.
Le iniziative come i corsi di apprendimento gratuiti di LinkedIn sono un passo nella giusta direzione, ma dobbiamo anche coinvolgere istituzioni educative e organizzazioni della società civile per garantire un accesso più ampio alla formazione green e per promuovere una cultura ambientale più ampia.
Affrontare la carenza di competenze green richiede un approccio inclusivo e innovativo che tenga conto delle disparità esistenti e prepari la forza lavoro per le sfide future.
L’argomento è caldo ma il discorso pubblico di solito resta velato dal disfattismo: “ormai abbiamo distrutto il mondo, ormai non possiamo fare più nulla, ognuno dice la sua, complottismo, falsa informazione…”. È osservabile che molte delle iniziative sembrano toppe a colori con cui si cerca di arginare una diga. La maggior parte della CO2 nell’aria viene emessa da Paesi che non accettano di attare misure green. Viene spontaneamente da chiedersi quale impatto possa avere la transizione green di una piccola azienda italiana a fronte delle big industries, non solo orientali.
Dovrebbero essere le Istituzioni in primis a lavorare da questo punto di vista. Se nelle più alte cariche istituzionali si ignora, ancora, il fatto che il cambiamento climatico è realtà e non una corrente di pensiero non si riuscirà a colmare questa carenza