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Lettera post colloquio: un biglietto da visita per farsi ricordare
Il colloquio di lavoro oggi più che mai è il muro che bisogna affrontare affinché si possa accedere al ruolo prefissato. Che sia la prima, seconda o ennesima mansione, poca importa: l’importante è lasciare una buona impressione.
Se è vero che, come sottolineava Vittorino Andreoli, “Tutto si gioca sulla comunicazione non verbale al di là del contesto, ciò che conta è quello che possiamo dare piuttosto che ricevere”, alla conclusione di un colloquio (primo, secondo, di promozione) l’importante è ringraziare il selezionatore e/o capo per il tempo dedicato.
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L’importanza della lettera di ringraziamento
In questo articolo ci focalizzeremo sul primo colloquio, ritenuto fondamentale non solo per comprendere se effettivamente quel ruolo possa essere adatto a noi, ma anche per metterci in discussione e ipotizzare il nostro futuro in una specifica realtà.
Dunque, alla sua conclusione, oltre a ringraziare personalmente il selezionatore, è importante scrivere una lettera di ringraziamento. Ma perché? La comunicazione non verbale, il tempo dedicato e soprattutto ciò che abbiamo trasmesso e colto dal colloquio non passano inosservati. Non a caso, molti dei riscontri positivi, nonché un cambiamento di idea e prospettiva, possono essere influenzati anche da una semplice, ma efficace, comunicazione scritta. Oltre al profilo richiesto, l’impressione lasciata durante il colloquio può fare la differenza.
Purtroppo, per la maggior parte dei candidati, in un mondo dove la comunicazione scritta è sempre più ridotta dall’uso dei social network e delle emoticon, la paura del foglio bianco diventa sempre più evidente.
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Alcuni consigli per scrivere una mail post-colloquio efficace
Tempistica
Entro 24 ore dal colloquio, massimo 48. Tra diversi candidati il selezionatore potrebbe dimenticare chi ha incontrato, e soprattutto, è un ottimo modo per fare una buona impressione lasciando un cosiddetto “biglietto da visita”.
Destinatario
Il selezionatore. Durante il colloquio, come suggeriscono studi americani, è opportuno chiedere il nome del selezionatore, stabilendo un codice comunicativo coerente (“tu-tu”; “lei-lei”) per evitare asimmetrie comunicative.
Lo si può ricavare dalla mail di convocazione al colloquio, oppure, in assenza di un contatto personale, si può indirizzare la mail alla direzione generale con riferimento al nome del selezionatore.
Messaggio
Ringraziare il selezionatore per il tempo dedicato e sottolineare ciò che ha colpito del contesto aziendale, facendo riferimento anche alla mission dell’azienda, che si può facilmente reperire sul sito web.
Grammatica
Questa email è un vero e proprio biglietto da visita.
- Utilizzare la giusta punteggiatura.
- Prestare attenzione agli spazi.
- Evitare anglicismi non necessari, se non quelli effettivamente attinenti alla cultura aziendale.
Brevità
Less is more: la concisione è fondamentale per evitare che il messaggio venga ignorato. 5-6 righe sono ideali per la stesura della lettera.
Carattere
Tahoma o Cambria, dimensione 12, sono considerati dagli esperti di marketing e risorse umane caratteri efficaci, attraenti e distintivi.
- Evitare il corsivo e lo stampato maiuscolo, che sono percepiti come stili “aggressivi”.
Esempio di lettera di ringraziamento
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Risorse aggiuntive
Bibliografia
- Andreoli, V. L’ira funesta. Come frenare la distruttività del mondo contemporaneo. Solferino, 2025.
- Borzacchiello, P. Bada a come parli. Corso rapido di intelligenza linguistica con esercizi. Mondadori, Milano, 2024.
- Cialdini, R. Le armi della persuasione. Come e perché si finisce di dire sì. Giunti Mondadori, Milano, 2022.
- Nardone, G., Bartoli, S., Milanese, S. Pragmatica della comunicazione digitale. Agire con efficacia online. 2021.