Purpose e spirito di comunità: possono guidare lo sviluppo professionale?
L’articolo esplica come il purpose e lo spirito di comunità possano essere da volano per il proprio sviluppo personale. Il purpose ci permette di dare significato a ciò che siamo e a ciò che facciamo mentre lo spirito di comunità ci permette di crescere sia dal punto di vista personale che professionale, e allinearci con gli obiettivi dell’organizzazione.
Purpose
Qual è una delle cose che consideri importante per portare valore aggiunto in una organizzazione? Trovare il proprio purpose personale, e non smettere di lavorarci trovando sempre nuovi stimoli. Raggiungere la propria consapevolezza, e poi concretizzarla.
Educare deriva da e-ducěre, che possiamo definire come una esplorazione di noi stessi per far emergere le proprie potenzialità. Spesso la parola è vista in una forma passiva, ossia veniamo educati a fare qualcosa. Qualcuno deve spronare, insegnare e far emergere la potenzialità. Se, invece, imparassimo ad educarci in forma attiva? Perché non andiamo trovare da sé il senso di quello che facciamo? Essere soggetti attivi vuol dire fare introspezione, lasciare fluire le emozioni e soprattutto fare esperienze.
Venire a contatto con nuove persone, culture e processi è essenziale per sé stessi e anche per l’organizzazione nella quale si lavora. Capitalizzare le proprie esperienze e condividerle può significare progresso e crescita. Quindi, il purpose può essere inteso e percepito come l’input della scoperta per innovarsi.
Da qui una riflessione: cosa vogliono le persone da un’organizzazione per sentirsi coinvolte e dare significato a ciò che fanno?
Proviamo ad elencare alcune suggestioni:
- Integrazione tra lavoro e vita privata in termini di flessibilità (non necessariamente lavoro da remoto o ibrido): possibilità di organizzare un orario che si adatti meglio agli impegni delle persone;
- Assumere maggiori responsabilità;
- Migliorare e/o apprendere diverse competenze all’interno di diverse strutture e funzioni aziendali;
- Desiderio costante di continuare a crescere nel proprio ruolo.
Comunità
Perché si comincia sempre più a parlare di “back to human into business”? Come mai si propugna un nuovo “umanesimo” all’interno delle aziende in una quotidianità sempre più digitale e tecnologica?
In questo contesto, il termine “comunità” è inteso come la condivisione e la contaminazione di esperienze, skills e idee per crescere insieme ed in modo armonico.
L’attenzione è posta all’unicità del singolo, alla sua valorizzazione e al suo benessere per portare sempre più valore aggiunto nel team (e nei team cross-funzionalil) e, di conseguenza, all’azienda in modo olistico.
Vorrei porre enfasi al fatto di quanto sia importante investire sulla profondità e verticalità delle conoscenze delle persone, ma soprattutto anche sulla varietà di conoscenze. Mettere a fattor comune esperienze e conoscenze trasversali nel team può stimolare la creatività e la responsività.
Oltre alle tre condizioni che vengono considerate attrattive dalle persone in una organizzazione, ossia retribuzione, qualità delle relazioni e qualità dell’ambiente, vorrei aggiungere un elemento: la qualità dei percorsi di sviluppo (in senso olistico). Essi possono riguardare la crescita professionale (ad esempio ambizioni, work-life integration) e/o personale (ad esempio coaching, job shadowing, supporto psicologico, creatività, feedback). Dopo una pianificazione e un allineamento sistemico, l’obiettivo è abbattere silos in modo da decentralizzare (le decisioni vengono prese da chi è vicino al lavoro), dare autonomia (allineati sulla strategia, ma libertà nel decidere il percorso) e garantire valutazione e feedback.
Quali potrebbero essere dei cambi di passo?
- Programmi di congedo innovativi (?): congedo mestruale, per coloro che sono nonni, per la menopausa, per lutto;
- Coaching, non solo per il collaboratore, ma anche per l’intera famiglia: famiglia felice = collaboratore felice = datore di lavoro felice, come effetto domino;
- Congedo sabbatico: 30 giorni di ferie per chi ha una lunga anzianità di servizio.
Come impostare questi processi?
Ad esempio:
- Conducendo sondaggi regolari per capire quali sono le esigenze dei dipendenti
- Dare loro un feedback sui risultati del sondaggio
- Parlarne e allinearsi
- Creare una chiara tabella di marcia
Conclusioni
Come HR, credo sia importante porsi domande, studiare analiticamente le interconnessioni ed interdipendenze del mercato del lavoro, sviluppare un modus operandi flessibile e dinamico, utilizzare creatività e visione strategica per le sfide del futuro.
È utile altresì adottare un approccio non fatto solamente di soluzioni confezionate o best practices, ma analizzare il contesto e rispondere adeguatamente alle necessità del momento.
Alcune domande e riflessioni:
- Sarebbe utile una didattica per competenze, e non per discipline? Sarebbe agevole che i collaboratori sviluppassero un mindset imprenditoriale? Cosa può portare questo mindset? Responsabilità? Energia? Creatività? Impatto positivo? Essere propositivi? Attivarsi nei processi e non subirli? Autonomia?
- Come aumentare il saper fare? Ingaggiare tramite formazione non propedeutica per il ruolo svolto? Affiancare reparti diversi dal proprio? Creare relazioni con collaboratori lontani dalla propria Business Unit? Creare team interfunzionali? Affiancare persone con seniority avanzata? Promuovere il job crafting?
- Come coniugare l’innovazione tecnologica con la socializzazione organizzativa? Attraverso attività di team building? Come si accompagna e si gestisce l’innovazione? Attraverso la mediazione e la facilitazione di processi?
- Come rendere l’organizzazione scalabile e armonizzare i processi? Come ingaggiare attraverso la propria cultura organizzativa? Come agire in modo che le prospettive e opportunità crescano? Come muoversi con etica, ossia riflettendo su come/perché si fa una cosa? Come ci si approccia alla burocrazia e alla semplificazione?
- Come aumentare il senso di appartenza e identificazione? Come garantire il rispetto del territorio? Come investire su design e comunicazione? Come intervenire sulla diversità? Come si coniuga la triade lavoro-retribuzione-profitto con la triade sicurezza-libertà-benessere?
Quale approccio utilizzare, quindi, per raggiungere un obiettivo?
Due modelli del pensiero classico possono essere rapportati alle strategie attuali:
- eidos: rimanda ad una modelizzazione della realtà, una pianificazione dettagliata e a lungo termine, (presumibilmente) in grado di contenere le forze esogene ed endogene grazie ad una accurata analisi e classificazione.
- metis: rimanda ad approccio dinamico e flessibile, in grado di saper interagire con un alto grado di responsività alle suddette forze.
Considerando che al mondo VUCA (volatile, incerto, complesso, ambiguo) si sono aggiunte le caratteristiche del mondo BANI (fragile, ansioso, non lineare, incomprensibile), si rende sempre più necessario intervenire in modo agile nel momento in cui si verifica un imprevisto.
Lavorare sulla potenzialità di una situazione, e capire la logica dietro ai processi, permette di allineare le persone e leggere il contesto per indirizzare in proprio favore le varie circostanze.
Inoltre, il nostro ruolo di HR è stimolante in quanto fa da trait d’union tra la proprietà/dirigenza e i collaboratori. Sebbene non possiamo garantire – per ovvie ragioni – una carriera a tempo indeterminato, quello che possiamo fare e quello su cui dobbiamo lavorare è garantire alle persone di essere per tutta la vita occupabili.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario lavorare sullo sviluppo, in termini di benessere e di skills, attraverso la formazione continua, partecipazioni a conferenze, programmi di mentorship e coaching.
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Libri consigliati:
- Rosario Sica, Il valore del Purpose: Trovare il senso in un’organizzazione: un dovere verso le persone e il futuro, Guerini Next, 2024.
- Roberto Verdone, Soft Skill per il successo. Ai tempi della quarta rivoluzione industria, tra scienza ed esperienza, Patron, 2024
- Luca La Barbera, Lavorare per crescere nelle organizzazioni.
- Andrea Cardillo, Paolo Cervari, ll logos dell’organizzazione. Guida Filosofico-Pratica per CEO, Imprenditori, Manager, HR e Coach, Franco Angeli, 2024