Il Senso del lavoro oggi, tra incertezza e motivazione
di RisorseUmane-HR
Il concetto di lavoro ha sempre giocato un ruolo centrale nella vita degli individui e nelle società. Se pensiamo al passato, il lavoro era spesso visto come un dovere necessario per garantire la sopravvivenza e il benessere economico. Oggi, tuttavia, ci troviamo a riflettere su una domanda cruciale: qual è il vero senso del lavoro nel mondo moderno?
Oggi, con l’incertezza economica e sociale e una crescente ricerca di significato personale, il lavoro assume nuovi contorni e nuove sfumature. Non è più solo una questione di stabilità finanziaria, ma anche di realizzazione personale, identità e contributo alla collettività.
Il futuro, una volta percepito come una terra promessa da conquistare attraverso la pianificazione e il duro lavoro, oggi appare più nebuloso e incerto. Questo scenario di incertezza ha un impatto profondo sulla nostra motivazione e sulla nostra propensione a investire energie nel lavoro.
In questo articolo, tratteremo come il significato del lavoro sia cambiato nel tempo, come l’incertezza del futuro influenzi la nostra motivazione e cosa possono fare le aziende per stimolare e sostenere i propri collaboratori. Infine, ci interrogheremo se abbia ancora senso programmare il futuro in un mondo così mutevole.
Queste riflessioni non solo ci aiuteranno a comprendere meglio il ruolo del lavoro nelle nostre vite, ma forniranno anche spunti pratici per creare ambienti lavorativi più gratificanti e resilienti.
Indice |
L’Evoluzione del Significato del Lavoro
Passato vs. Presente
Nel corso dei secoli, il lavoro ha subito una trasformazione radicale sia nel suo significato che nella sua percezione. In passato, il lavoro era principalmente visto come una necessità per la sopravvivenza e la sicurezza economica. Era un mezzo per provvedere ai bisogni primari della famiglia e garantire una stabilità a lungo termine. Le società agricole e poi industriali si basavano su ruoli e strutture lavorative ben definite, dove il lavoro manuale e la routine quotidiana erano centrali.
Con la rivoluzione industriale, il lavoro ha iniziato a spostarsi dalle campagne alle città, portando con sé nuove dinamiche. Il lavoro nelle fabbriche era spesso duro e alienante, ma offriva una sicurezza economica che molti cercavano. Questo periodo ha visto la nascita di concetti come l’orario di lavoro fisso, il salario stabile e i diritti dei lavoratori, gettando le basi per il moderno mondo del lavoro.
Oggi, il contesto è completamente diverso. La rivoluzione digitale ha cambiato il modo in cui lavoriamo e ciò che ci aspettiamo dal lavoro. Il concetto di “carriera” è diventato più fluido, con molti che cercano non solo stabilità economica, ma anche realizzazione personale e significato. La crescente importanza dell’equilibrio tra vita professionale e privata, insieme alla ricerca di un lavoro che rispecchi i propri valori e passioni, ha ridefinito il concetto stesso di lavoro.
Numeri e Statistiche
Le ricerche recenti riflettono queste tendenze. Secondo il sondaggio del 2023 condotto da PwC, molti dipendenti considerano cruciale che il proprio lavoro abbia un impatto significativo sulla società. Tra i lavoratori che intendono cambiare lavoro, meno della metà (47%) trova soddisfazione nel proprio ruolo attuale, rispetto al 57% di coloro che non prevedono di cambiare. Questo suggerisce che la ricerca di significato e impatto nel lavoro è un fattore determinante per la fidelizzazione dei dipendenti.
Un altro studio, il CIPD Good Work Index 2023, conferma che un numero significativo di lavoratori ritiene importante che il proprio lavoro contribuisca positivamente alla società. Il rapporto evidenzia vari aspetti della qualità del lavoro e mostra come il desiderio di avere un impatto positivo sia centrale per molti dipendenti, influenzando la loro soddisfazione e il loro impegno lavorativo.
Le statistiche mostrano anche un aumento del numero di lavoratori che preferiscono il lavoro remoto o flessibile. Secondo il “State of Remote Work 2023” di Buffer, il 98% dei lavoratori remoti desidera continuare a lavorare in modalità ibrida o completamente remota, sottolineando come la flessibilità sia diventata una priorità.
Implicazioni
Questi cambiamenti riflettono una più ampia trasformazione su cosa significhi lavorare. Se una volta il lavoro era un dovere imposto dalle necessità della vita, oggi è sempre più visto come un’espressione della propria identità e dei propri valori. La domanda “cosa fai?” è diventata una parte centrale della nostra identità, ma non è più sufficiente rispondere con una semplice descrizione della professione. Le persone vogliono sapere “perché” facciamo ciò che facciamo e come il nostro lavoro contribuisce a qualcosa di più grande.
In questo contesto, il significato del lavoro va oltre il mero guadagno economico, diventando un pilastro fondamentale della nostra ricerca di realizzazione personale e di equilibrio tra vita privata e professionale.
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L’Impatto dell’Incertezza del Futuro sulla Motivazione
Incertezza Economica e Sociale
L’incertezza economica e sociale è diventata una caratteristica persistente del mondo moderno, influenzando profondamente la motivazione dei lavoratori. La pandemia di COVID-19, le crisi economiche globali e le tensioni geopolitiche hanno destabilizzato la percezione di sicurezza lavorativa e finanziaria. Questa incertezza genera ansia e stress tra i lavoratori, che si sentono meno motivati e più preoccupati per il loro futuro professionale.
Secondo il “PwC Global Workforce Hopes & Fears Survey 2023”, un significativo numero di lavoratori ritiene che l’instabilità economica influenzi negativamente la loro motivazione. Il 31% dei lavoratori a livello globale crede che la loro azienda non sopravviverà per i prossimi dieci anni senza significativi cambiamenti (PwC). Questo sentimento di insicurezza può portare a un calo dell’impegno e della produttività, poiché i dipendenti sono costantemente preoccupati per la loro stabilità lavorativa.
Tendenze Attuali
Le tendenze attuali come il lavoro remoto e la gig economy stanno rimodellando il panorama lavorativo. Il lavoro remoto, che è diventato una norma durante la pandemia, continua a essere preferito da molti lavoratori. Secondo il “Buffer State of Remote Work 2023”, il 98% dei lavoratori remoti desidera continuare a lavorare in modalità ibrida o completamente remota, sottolineando come la flessibilità sia diventata una priorità fondamentale (Buffer) (SUCCESS).
La gig economy, caratterizzata da lavori temporanei e contratti a breve termine, offre maggiore flessibilità ma anche maggiore incertezza. I lavoratori della gig economy spesso non hanno accesso a benefici tradizionali come l’assicurazione sanitaria e i contributi pensionistici, il che aumenta la loro vulnerabilità economica. Questa precarietà può influenzare negativamente la motivazione, poiché i lavoratori si sentono costantemente sotto pressione per trovare nuovi incarichi per mantenere un reddito stabile.
Dati
Le statistiche evidenziano chiaramente come la sicurezza del lavoro e le aspettative di carriera siano cambiate negli ultimi anni. Secondo il “PwC Global Workforce Hopes & Fears Survey 2023”, solo il 38% dei lavoratori a livello globale si sente finanziariamente sicuro, rispetto al 47% dell’anno precedente. Inoltre, il 26% dei dipendenti ha dichiarato di voler cambiare lavoro nei prossimi 12 mesi, un aumento rispetto al 19% dell’anno precedente (PwC) (PwC).
Il rapporto Buffer del 2023 mostra anche che la maggioranza dei lavoratori remoti preferisce la flessibilità, con il 71% che desidera lavorare completamente da remoto e un ulteriore 20% che preferisce una modalità ibrida ma principalmente remota (Buffer) (SUCCESS). Questo indica un cambiamento significativo nelle aspettative di carriera, dove la possibilità di lavorare in modo flessibile è diventata una componente chiave della motivazione lavorativa.
Ha Ancora Senso Programmare il Futuro?
Pianificazione a Breve Termine
In un contesto di incertezza economica e sociale, fissare obiettivi a breve termine diventa essenziale. La pianificazione a breve termine consente alle organizzazioni e agli individui di rimanere agili e rispondere rapidamente ai cambiamenti. Stabilire obiettivi a breve termine aiuta a mantenere la motivazione e a monitorare i progressi, offrendo la flessibilità necessaria per adattarsi alle nuove circostanze.
Secondo un report di McKinsey, le aziende che adottano una pianificazione agile e obiettivi a breve termine tendono a rispondere meglio alle crisi, riducendo i rischi associati all’incertezza (FourthRev). Questo approccio permette di correggere rapidamente il corso delle azioni intraprese e di sfruttare nuove opportunità emergenti.
Adattabilità e Resilienza
Nel mondo del lavoro odierno, le competenze di adattabilità e resilienza sono fondamentali. L’adattabilità consente ai lavoratori di affrontare le sfide in modo proattivo e di modificare i propri piani in risposta ai cambiamenti. La resilienza, invece, permette di mantenere la motivazione e la produttività nonostante le difficoltà.
Il “PwC Global Workforce Hopes & Fears Survey 2023” evidenzia che i lavoratori con competenze di adattabilità e resilienza sono più preparati ad affrontare l’instabilità economica e i cambiamenti tecnologici (PwC). Le aziende che investono nella formazione e nello sviluppo di queste competenze vedono un aumento dell’engagement e della soddisfazione dei dipendenti, che si sentono più sicuri e supportati.
Visione a Lungo Termine
Nonostante l’incertezza, mantenere una visione a lungo termine può ancora avere senso. La visione a lungo termine fornisce una direzione e uno scopo, aiutando le organizzazioni e gli individui a navigare attraverso le tempeste dell’incertezza con un obiettivo chiaro in mente. Tuttavia, questa visione deve essere flessibile e adattabile, in grado di evolversi con i cambiamenti del contesto.
Secondo Harvard Business Review, le aziende che mantengono una visione a lungo termine, pur adattando le loro strategie a breve termine, tendono a performare meglio nel lungo periodo . Questo approccio bilanciato consente di avere una rotta chiara pur essendo pronti a virare quando necessario.
Strategie Aziendali per Motivare i Collaboratori
Creare un Ambiente di Lavoro Positivo
Investire in un ambiente di lavoro positivo, inclusivo e stimolante è fondamentale per motivare i collaboratori. Un ambiente di lavoro positivo non solo migliora il benessere dei dipendenti, ma favorisce anche la collaborazione, l’innovazione e la produttività. Le aziende possono creare questo tipo di ambiente promuovendo una cultura di rispetto, riconoscimento e supporto.
Secondo un report di Gallup, le aziende con ambienti di lavoro positivi vedono una riduzione del turnover dei dipendenti e un aumento della produttività fino al 17% (FourthRev). Promuovere valori di inclusività e diversità è altrettanto importante, poiché i dipendenti che si sentono valorizzati e rispettati sono più motivati e impegnati nel loro lavoro.
Flessibilità e Benessere
La flessibilità lavorativa è diventata una priorità per molti dipendenti, specialmente dopo la pandemia di COVID-19. Politiche di flessibilità, come il lavoro da remoto e orari flessibili, possono migliorare significativamente il benessere dei dipendenti, riducendo lo stress e migliorando l’equilibrio tra vita lavorativa e privata.
Secondo il “Buffer State of Remote Work 2023”, il 98% dei lavoratori remoti desidera continuare a lavorare in modalità ibrida o completamente remota, sottolineando l’importanza della flessibilità (Buffer). Inoltre, uno studio di Deloitte ha rilevato che i dipendenti che beneficiano di politiche di benessere aziendale hanno il 89% di probabilità in più di essere fortemente motivati (FourthRev).
Formazione e Crescita
Offrire opportunità di formazione e crescita professionale è essenziale per mantenere alta la motivazione dei collaboratori. I dipendenti che vedono possibilità di sviluppo e avanzamento sono più propensi a rimanere fedeli all’azienda e a dare il massimo.
Il “PwC Global Workforce Hopes & Fears Survey 2023” indica che il 74% dei lavoratori considera importante l’accesso a opportunità di sviluppo e formazione (PwC). Le aziende che investono nella crescita dei loro dipendenti non solo migliorano la competenza e l’efficacia del loro team, ma creano anche un ambiente di lavoro dinamico e motivante.
Dati
Le ricerche dimostrano chiaramente l’impatto positivo di queste iniziative sulla motivazione e sulla produttività. Secondo un report di LinkedIn, le aziende che investono in programmi di formazione vedono un aumento del 24% nella retention dei dipendenti (FourthRev). Inoltre, uno studio di McKinsey ha rilevato che le organizzazioni con programmi di benessere efficaci registrano un incremento del 20% nella produttività dei dipendenti (FourthRev).
Conclusione
Il senso del lavoro oggi è un tema complesso e dinamico che riflette le profonde trasformazioni della società moderna. Attraverso questo articolo, abbiamo cercato di interpretare come il significato del lavoro sia cambiato nel tempo, partendo dall’impatto dell’incertezza economica e sociale sulla motivazione. Abbiamo evidenziato l’importanza di fissare obiettivi a breve termine e sviluppare competenze di adattabilità e resilienza suggerendo delle strategie che le aziende possono adottare per motivare i propri collaboratori.
Riepiloghiamo di seguito i punti chiave trattati:
- Evoluzione del significato del lavoro: il lavoro non è più solo un mezzo di sopravvivenza economica, ma anche un modo per realizzare se stessi e trovare significato.
- Incertezza e motivazione: l’incertezza economica e sociale influisce negativamente sulla motivazione dei lavoratori, rendendo essenziali la flessibilità e il supporto aziendale.
- Pianificazione e adattabilità: la pianificazione a breve termine e le competenze di adattabilità e resilienza sono cruciali per navigare un mondo lavorativo incerto.
- Strategie aziendali: investire in un ambiente di lavoro positivo, offrire flessibilità e benessere, e fornire opportunità di formazione e crescita professionale sono strategie efficaci per motivare i collaboratori.
Questi temi sottolineano l’importanza di un approccio integrato e umano alla gestione delle risorse umane, che tenga conto delle nuove aspettative e delle sfide emergenti.
Attendiamo i vostri commenti e/o suggerimenti. Grazie
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Fonti:
- PwC Global Workforce Hopes & Fears Survey 2023,
- CIPD Good Work Index 2023,
- Buffer State of Remote Work 2023.
- Success, How Do Employees Feel About Remote Work in 2023?
- McKinsey, 2023 ESG report
- HBR, Your Team Members Aren’t Participating in Meetings. Here’s What to Do.
- Fourthrev, The State of Remote Work in 2023
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- Quali strategie puoi implementare per migliorare la flessibilità lavorativa e il benessere dei tuoi dipendenti?
- In che modo la tua azienda può sostenere meglio la formazione e la crescita professionale dei collaboratori per affrontare le sfide future?
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La domanda inziale è cruciale: “qual è il vero senso del lavoro nel mondo moderno?”.
Abbiamo tutti tentato di darci una risposta ma è nella quotidianità di ciascuno di noi che si trovano alcune indicazioni: tempo libero, viaggi, nuove conoscenze anche di discipline fuori dal nostro profilo accademico/scolastico, benessere, piaceri della vita, crescita dei figli secondo principi di libertà da sensi di colpa, cibo vegano… e via dicendo.
Può il lavoro ancora soddisfare tutto questo? Impresa ardua e difficile.
Semmai il lavoro si adegua ad alcuni cambiamenti che riguardano sia la persona in senso stretto (privacy, salute, sicurezza, conoscenza), sia il suo perimetro “vitale” che è sempre più allargato e dilatato verso orizzonti sociali e culturali un tempo ignoti.
Infatti, non credo che il mondo del lavoro sia “più nebuloso e incerto”, seppure sia corretto legarlo ai nostri tempi in cui incertezza e futuro siano delle variabili, le uniche, certe.
Semmai il lavoro sta diventando una “scelta” per una buona parte di noi, e questo parrà assurdo se si pensa che un tempo era sinonimo di sopravvivenza e pane quotidiano: certo non si può evitarlo ma si può sceglierlo tra quelli più personalmente sostenibili, e semmai accettarlo con le dovute correzioni poste da chi ci impiega. D’altronde, essere insoddisfatti non giova né a se stessi né a chi ha bisogno del nostro lavoro.
Tra le “correzioni” in risposta a quanto accade stanno funzionando, come dice l’articolo, sia lo smartworking che la gig-economy ma immancabilmente l’incertezza richiede che essi siano presi con una buona dose di flessibilità e resilienza, adattabilità e mobilità, accettando un modo di vivere e pensare più fluido e disponibile al rischio.
A dirla tutta, è da tempo che se ne parla ma solo adesso ce ne facciamo tutti una ragione.