gestione del conflitto

ADV

Consapevolezza personale nella gestione del conflitto

di Monica Ghirelli – T&D

Sono trascorsi molti anni da quando Ralph H. Kilmann pubblicò i risultati di una ricerca condotta con Ken Thomas, i due ricercatori avevano correlato il Myers-Briggs Type Indicator (MBTI) con il Thomas-Kilmann Conflict Mode Instrument (TKI). Volevano vedere se certi tratti di personalità persistenti avessero predisposto le persone ad utilizzare determinati modi di gestione dei conflitti più (o meno) di altri. 

In Italia sono pochi i professionisti che integrano TKI in correlazione a MBTI nello sviluppo dei team o per creare un buon clima di lavoro e fiducia tra colleghi. Per capire l’impatto che i due strumenti hanno nella formazione basta introdurre qualche elemento della ricerca:

– le persone estroverse hanno più probabilità di utilizzare la collaborazione, mentre le persone introverse sono più inclini ad evitarla (correlazione statisticamente significativa). Sembra che la collaborazione richieda energia supplementare nel coinvolgere e interagire con gli altri (condividere idee e discutere preoccupazioni), si parla di estroverso/introverso in termini di energia non di timidezza/disinvoltura nelle situazioni personali. 

la preferenza di pensiero è legata alla competizione, mentre la funzione di sentimento è correlata all’accomodamento (ancora una volta, come correlazione statisticamente significativa). Si deduce che la preferenza “pensiero” consenta a una persona di mantenere una distanza emotiva dall’altra persona: perseguire le proprie necessità senza preoccuparsi della situazione dell’interlocutore. Come invece il “sentimento” stimoli empatia verso l’altro considerando le esigenze degli altri prioritarie alle proprie.

ADV

Ormai da decenni Kilmann continua ad utilizzare entrambi gli strumenti, MBTI + TKI, nei progetti di formazione e di consulenza, in modo che le persone possano diventare più consapevoli rispetto alle preoccupazioni di determinate modalità di reazione in situazioni conflittuali, reazioni che possono manifestarsi in modo troppo o troppo poco incisivo, secondo le preferenze MBTI.

Con questa consapevolezza, le persone possono coscientemente compensare il loro comportamento nella gestione dei conflitti: ad esempio, un introverso può essere consapevole del bisogno di qualche sforzo supplementare per impegnare l’interlocutore in una discussione collaborativa (quando le condizioni necessarie per la collaborazione siano già in atto).

Allo stesso modo, una persona che preferisce sentimento può essere consapevole di dover maggiormente affermare le sue necessità (quando la competizione sia presente nella situazione), quando invece la sua naturale tendenza sarebbe di soddisfare le esigenze di un’altra persona.

Come per MBTI, anche l’uso di TKI favorisce un clima positivo, esplicitando le differenze individuali in modo per nulla valutativo pur facilitando dinamiche critiche come la gestione di conflitti tra colleghi.

Bibliografia consigliata

Monica Ghirelli
Partner di T&D Training & Development
Esperta nello sviluppo delle risorse umane, ha oltre 20 anni di esperienza nella diffusione del metodo MBTI in Italia, formando centinaia di consulenti e responsabili HR. Specializzata in consulenza, progettazione di percorsi di sviluppo del personale e Assessment Center, ha maturato esperienza internazionale nella gestione di nuovi business e consulenza HR. Promuove una leadership situazionale per rispondere ai bisogni organizzativi in evoluzione.

Consapevolezza personale nella gestione del conflitto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *